Roseto. Ancora prima delle polemiche verificatesi nell’ultimo mese, per l’aumento della Tasse sui rifiuti 2017 (deliberato a marzo), l’amministrazione comunale precisa di aver meditato come arrivare a una riduzione della Tari per le prossime annualità. I presupposti e i punti su cui lavorare sono stati individuati nei mesi scorsi.
In particolare è intenzione dell’amministrazione, nell’immediato, arrivare a una prima riduzione già nel 2018, i cui termini sono in via di definizione con il bilancio di previsione.
Successivamente si procederà a un esame attento e meticoloso del contratto in essere, stipulato nel 2015, che è palesemente troppo oneroso per i cittadini e prevede servizi che possono essere rimodulati senza danno per la pulizia e l’immagine di Roseto degli Abruzzi.
In vista della scadenza del contratto attuale, l’amministrazione è intenzionata anche a commissionare uno studio (a una università o comunque a esperti del settore) per capire quali possano essere i cardini di un nuovo accordo, meno costoso per la cittadinanza ma che assicuri gli stessi standard di pulizia.
“Siamo molto dispiaciuti per aver dovuto assumere decisioni così drastiche”, aggiunge il sindaco Sabatino Di Girolamo, “ma se altri Comuni hanno potuto attingere a fonti diverse per rispettare i vincoli di legge sul fondo crediti di dubbia esigibilità, la nostra amministrazione non ha potuto farlo perché le condizioni del nostro bilancio sono estremamente critiche. Nel 2016, inoltre, non è stato fatto, dalla precedente amministrazione, l’adeguato accantonamento previsto dalla normativa. La situazione ereditata non ci ha lasciato altre alternative. Nell’amministrazione c’è la piena consapevolezza del sacrificio che è stato richiesto, in questa annualità, ai cittadini e soprattutto agli operatori commerciali. Ribadisco che è stata una scelta dovuta alla sofferenza per i forti crediti rimasti non riscossi negli anni passati. La lotta all’evasione, porterà risultati anche in questo campo, e abbatterà anche il tanto menzionato fondo crediti di dubbia esigibilità. La normativa di quest’ultimo è nel mirino del governo, pressato in questo dall’Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, e in particolare dal presidente De Caro. Ciò dimostra che quello che è accaduto a Roseto accade, purtroppo, in tutto il Paese, ed è estremamente difficile sfuggire alla normativa, che va rivista. Proprio oggi è stata resa nota dalla stampa la notizia che il governo, per il 2018, ha concordato con Anci la riduzione dell’accantonamento minimo per il fondo crediti di dubbia esigibilità dall’85 al 75 per cento”.
“Io garantisco”, sottolinea il primo cittadino, “che si agirà per arrivare a una riduzione percentuale della Tari in tutti gli anni del mio mandato, per riportarla, nel 2020 a condizioni ben più accettabili. Ribadisco, infine, la disponibilità all’ascolto di tutti i portatori di interesse, di tutti gli operatori commerciali, che sono interessati al problema. Naturalmente a patto che non siano strumentalizzati dalle opposizioni, ma che vengano, con costruttività e spirito di collaborazione, a dare un contributo tecnico su una normativa così tanto complessa”.