E’ la stessa Cgil a rispondere, precisando che “la ASL di Teramo, gli addetti antincendio li ha. Nel giro di qualche anno, infatti, è stata obbligata dalla legge a formare addirittura 450 addetti alla prevenzione degli incendi investendo imponenti risorse pubbliche per la loro formazione”. Così il sindacato ritiene che “la ASL di Teramo abbia volontariamente messo in campo un avviso vago e poco conosciuto per scoraggiare gli interni, che, tra l’altro, sono obbligati ad accettare l’incarico di addetto antincendio, e per favorire qualcuno dall’esterno. Altro elemento interessante: la ASL stabilisce che il compenso orario per gli esterni è di 28euro mentre gli interni percepirebbero 14.50euro. Tra gli esterni, spicca il figlio della responsabile dell’ufficio infermieristico del presidio di Teramo. Ma il fatto denunciato è solo la punta dell’iceberg”. Nei prossimi giorni, la FP CGIL di Teramo chiederà di accedere agli atti per approfondire alcuni aspetti della “vicenda che potrebbero interessare anche la Procura della Repubblica”.