Teramo. La FP CGIL di Teramo denuncia “l’ennesimo spreco della ASL di Teramo a danno dei cittadini e in violazione dei principi di trasparenza ed economicità cui è obbligata la pubblica amministrazione”. Il sindacato ricorda che “il 31 dicembre dello scorso anno i vigili del fuoco impongono alla ASL di Teramo di dotarsi di una squadra antincendio in quanto il presidio ospedaliero teramano non è a norma dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Con 5 mesi di ritardo, la ASL di Teramo pubblica un avviso pubblico destinato esclusivamente ai circa 300 addetti antincendio presenti nel presidio di Teramo per comporre la squadra ad hoc. All’avviso rispondono solo in 9. A detta di molti, l’avviso è risultato troppo vago, molto poco comprensibile e molto poco visibile nei reparti. In ogni caso, la ASL raggiunge il numero sufficiente di addetti perché l’avviso prevede anche la partecipazione di addetti esterni. Cosa c’è che non va in tutto questo? Dove sono gli sprechi? Dov’è la clientela?”
E’ la stessa Cgil a rispondere, precisando che “la ASL di Teramo, gli addetti antincendio li ha. Nel giro di qualche anno, infatti, è stata obbligata dalla legge a formare addirittura 450 addetti alla prevenzione degli incendi investendo imponenti risorse pubbliche per la loro formazione”. Così il sindacato ritiene che “la ASL di Teramo abbia volontariamente messo in campo un avviso vago e poco conosciuto per scoraggiare gli interni, che, tra l’altro, sono obbligati ad accettare l’incarico di addetto antincendio, e per favorire qualcuno dall’esterno. Altro elemento interessante: la ASL stabilisce che il compenso orario per gli esterni è di 28euro mentre gli interni percepirebbero 14.50euro. Tra gli esterni, spicca il figlio della responsabile dell’ufficio infermieristico del presidio di Teramo. Ma il fatto denunciato è solo la punta dell’iceberg”. Nei prossimi giorni, la FP CGIL di Teramo chiederà di accedere agli atti per approfondire alcuni aspetti della “vicenda che potrebbero interessare anche la Procura della Repubblica”.