Per eseguire i test, che per la prima volta non si svolgono su simulatori di guida ma su strada, sono stati selezionati da tutt’Italia alcuni guidatori, che per l’occasione hanno montato un veicolo “speciale” sulla pista del Tcs a Rivera (Svizzera).
Tra questi ci sono anche due teramani, Alfredo Aramondi e Gianfranco Careddu, che gli scorsi 19 e 20 maggio sono volati oltre le Alpi per sottoporsi allo studio dei processi di reazione del conducente. Grazie a videocamere, sensori ad alta definizione e computer, che trasformano l’auto in un vero e proprio laboratorio mobile, è stato così possibile registrare tanto la reazione comportamentale dei due abruzzesi quanto gli effetti della sua azione sui comandi del veicolo in modo assolutamente sincronizzato e preciso.
I test saranno valutati dallo psicologo Daniele Ruscio, dottorando presso l’Università Cattolica di Milano sotto la supervisione della professoressa Maria Rita Ciceri.
Interamente concepito e realizzato in Ticino dall’ingegnere automobilistico Mauro Balestra di Muralto, il “laboratorio mobile” consentirà di raggiungere una nuova importante frontiera, quella dell’esame della reazione del conducente tenendo conto dell’età, del sesso e della corporatura dei soggetti, parametri fino ad oggi mai considerati.
Per questo motivo, proprio a Teramo è prevista l’organizzazione di un convegno, in programma per la prima metà di giugno, dal titolo “PREVENZIONE PER LA VITA. L’avanguardia dell’accertamento peritale e della ricerca nella prevenzione degli incidenti stradali”. Obiettivo dell’incontro sarà quello di approfondire la tematica affrontata dalla ricerca, i cui risultati, che verranno pubblicati per la fine dell’anno, saranno utili e preziosi tanto in ambito di prevenzione stradale quanto per l’istruzione alla guida e la ricostruzione degli incidenti.