Sapete dove si mangia il miglior parrozzo di Natale in Abruzzo? La ricetta è tipica di un borgo incantevole e pieno di emozioni.
Vi portiamo in un posto magico dove potete sicuramente ritrovare voi stessi e anche gustare un dolce che è tipico di queste festività ormai praticamente alle porte.
L’Abruzzo è una regione piena di sorprese, sorprese a livello creativo, a livello culturale, a livello naturale, ma anche e soprattutto a livello enogastronomico. Oggi vi facciamo sognare con un dolce meraviglioso che si mangia in questo periodo dell’anno e che sicuramente si abbina benissimo a quello che vi trovate in tavola e a quello che avete voglia di mangiare durante le feste.
Un dolce speciale che vi spiegheremo da cima a fondo anche parlando delle sue origini, andando a raccontare quel bordo incantevole dove questo viene preparato tutti gli anni e dove si mantiene una tradizione lunga davvero secoli. Siamo certi che dopo aver provato questo dolcetto vorrete tornare in questo posto ogni qual volta vi troverete dalle parti dell’Abruzzo e, come fare a contraddirvi, sicuramente è un’esperienza che vi rimarrà dentro.
Parrozzo: Nocciano, un borgo da non dimenticare
Per prima cosa partiamo dal dolce. Ma cos’è il parrozzo? Il parrozzo è un dolce tipico abruzzese a forma semisferica che viene contraddistinto dal suo impasto molto soffice a base di semolino e mandorle. Una volta preparato viene ricoperto da cioccolato fondente che ne copre tutta la sfera. Originariamente era noto come il panerozzo e fu rivisitato da un pasticciere molto noto di quel periodo, cioè Luigi D’Amico. Ad apprezzarlo tra i più celebri c’era anche lo scrittore e artista Gabriele D’Annunzio che contribuì a coniare il nome che poi è stato dato a questo dolce.
È un dolce che viene associato al Natale ma comunque si trova tutto l’anno in Abruzzo. E da dove viene precisamente il parrozzo? Un dolce tipico di Pescara ma ancora più a fondo scavando ci troviamo di fronte alla tradizione di un piccolo paesino che è molto bello da vedere, molto bello da visitare e che sicuramente ci offre un borgo caratteristico che non possiamo dimenticare.
Il paese in questione dove si pensa che sia nato il parrozzo è Nocciano, un comune di poco più di 1600 abitanti che sorge a 301 metri sul livello del mare e si estende per quasi 14 chilometri quadrati. Un posto meraviglioso dove la natura è incontaminata e dove sono presenti anche tantissimi reperti archeologici e reperti anche artistici.
Il castello de Sterlich-Aliprandi è sicuramente il monumento principale ricostruito nel XVII secolo dagli Aliprandi e oggi sede del Museo delle Arti di Abruzzo, ma non mancano le chiese anche incantevoli come la piccola cappella di San Rocco presso il municipio realizzata nel XVI secolo con una facciata semplice a capanna ma che davvero ha nella sua semplicità il suo punto di forza e la sua bellezza impossibile a dimenticare.
