I tre rom sono tornati in carcere da qualche tempo, dopo un lungo tira a molla. Alla vigilia dell’udienza preliminare (che dovrà tracciare le successive fasi processuali) l’associazione Per non dimenticare (nata sulla scia dell’episodio di sangue), che assieme a parenti e amici di Emanuele Fadani, sarà presente all’udienza, ha diffuso una nota molto esemplificativa al riguardo. “ Riteniamo che il verdetto sia di estrema importanza sociale” scrivono i componenti dell’associazione, “ ed è per questo che confidiamo in un ottimo operato dei giudici. Si avverte oramai l’impellente necessità di percepire una restaurata tutela nei confronti del cittadino da parte degli organi istituzionali e in particolar modo da parte della magistratura. E’ grande la responsabilità degli addetti ai lavori, avvocati, magistrati e giudici. Si spera che il verdetto rappresenti un precedente nei confronti di chi repentinamente ha abusato dei privilegi offerti dalla legge per continuare a delinquere ai danni della collettività”. Nel frattempo domani mattina, 16 marzo, Anita D’Orazio, madre di Emanuele, sarà ospite a Canale 5, nel contenitore Mattino 5, per parlare della vicenda e dell’avvio del processo.