Alba Adriatica. Inizia il processo per l’omicidio di Emanuele Fadani, l’imprenditore di Alba Adriatica aggredito e ucciso l’11 novembre del 2009. Venerdì 18 marzo, al tribunale di Teramo, è in programma l’udienza preliminare relativa al procedimento penale per l’eccidio del giovane imprenditore. Dopo 16 mesi da quella tragica notte, dunque, inizia il processo che vede imputati tre rom che, con responsabilità diverse, presero parte all’aggressione mortale avvenuta in viale Mazzini: i cugini Danilo ed Elvis Levakovic (colui che avrebbe materialmente sferrato il pugno mortale a Fadani) e Sante Spinelli.
I tre rom sono tornati in carcere da qualche tempo, dopo un lungo tira a molla. Alla vigilia dell’udienza preliminare (che dovrà tracciare le successive fasi processuali) l’associazione Per non dimenticare (nata sulla scia dell’episodio di sangue), che assieme a parenti e amici di Emanuele Fadani, sarà presente all’udienza, ha diffuso una nota molto esemplificativa al riguardo. “ Riteniamo che il verdetto sia di estrema importanza sociale” scrivono i componenti dell’associazione, “ ed è per questo che confidiamo in un ottimo operato dei giudici. Si avverte oramai l’impellente necessità di percepire una restaurata tutela nei confronti del cittadino da parte degli organi istituzionali e in particolar modo da parte della magistratura. E’ grande la responsabilità degli addetti ai lavori, avvocati, magistrati e giudici. Si spera che il verdetto rappresenti un precedente nei confronti di chi repentinamente ha abusato dei privilegi offerti dalla legge per continuare a delinquere ai danni della collettività”. Nel frattempo domani mattina, 16 marzo, Anita D’Orazio, madre di Emanuele, sarà ospite a Canale 5, nel contenitore Mattino 5, per parlare della vicenda e dell’avvio del processo.