E’ stata una mattinata decisamente movimentata, in via Firenze, ad Alba Adriatica. Poco dopo le 7, infatti, parte del canale di raccolta delle acque sotterranee, che corre parallelamente a via Firenze (per circa 20 metri), tra due edifici, di fatto ha ceduto in coincidenza con un cantiere edile dove, in questi giorni, erano in corso degli scavi per realizzare le fondamenta di un nuovo edificio. E potrebbe essere stato lo stesso scavo ad aver, in qualche modo, accelerato il processo di rottura del canale intubato. La portata del canale, sicuramente ingrossata per la pioggia delle ultime ore, ha creato un bacino artificiale e l’acqua ha iniziato ad erodere le pareti circostanti, che confinano con via Firenze e con alcune abitazioni del quartiere. Nell’invaso di acqua, alimentato dal canale stesso, è finito un pitbull (Sally il suo nome), che è riuscito a tenersi a galla prima di essere messo in salvo dai vigili del fuoco. E
I Verdi: il risultato di una cementificazione selvaggia. “ Si è sfiorata la tragedia ma nessun passo indietro intende fare l’amministrazione comunale”, scrive in una nota al vetriolo, Giuliano Marsili, dei Verdi. “Ci dispiace affermare che abbiamo avuto sempre ragione a dare gli allarmi sulle costruzioni albensi, realizzate sopra i canali di smaltimento delle acque bianche, canali intubati in passato in modo superficiale. Alba Adriatica poggia su basi sabbiose con substrato di torba e anche uno sprovveduto comprende la necessità di edificare i palazzi con fondamenta più sicure e quindi garantite da palificazioni di sostegno, ma una cattiva gestione e pianificazione del territorio da parte delle amministrazioni che si sono succedute al governo della città, hanno prodotto una cementificazione selvaggia senza una garanzia di totale sicurezza”.