Alba Adriatica, cede canale di raccolta acque, rischio crolli in via Firenze

via_firenze_2Alba Adriatica. Si rompe una condotta sotterranea, che canalizza le acque reflue verso il mare, e il terreno circostante, in prossimità del cantiere inizia a franare. Il problema costringe ad evacuare, a scopo precauzionale i residenti di due appartamenti, mentre per lo stesso motivo viene anche rimossa la gru, ancorata sulla strada, ma con il rischio di cadere con il terreno friabile.

E’ stata una mattinata decisamente movimentata, in via Firenze, ad Alba Adriatica. Poco dopo le 7, infatti, parte del canale di raccolta delle acque sotterranee, che corre parallelamente a via Firenze (per circa 20 metri), tra due edifici, di fatto ha ceduto in coincidenza con un cantiere edile dove, in questi giorni, erano in corso degli scavi per realizzare le fondamenta di un nuovo edificio. E potrebbe essere stato lo stesso scavo ad aver, in qualche modo, accelerato il processo di rottura del canale intubato. La portata del canale, sicuramente ingrossata per la pioggia delle ultime ore, ha creato un bacino artificiale e l’acqua ha iniziato ad erodere le pareti circostanti, che confinano con via Firenze e con alcune abitazioni del quartiere. Nell’invaso di acqua, alimentato dal canale stesso, è finito un pitbull (Sally il suo nome), che è riuscito a tenersi a galla prima di essere messo in salvo dai vigili del fuoco. E via_firenze1sono stati proprio i vigili a dover lavorare per alcune ore, con un’idrovora, per asportare l’acqua, mentre sul posto sono arrivati anche gli operai del Comune e i vigili urbani, che hanno chiuso al traffico l’ultimo tratto di via Firenze. Nel frattempo, più a monte della rottura, è stata deviata la condotta verso un canale parallelo, mentre è stato necessario rimuovere la gru, issata a servizio del cantiere, che con il terreno franoso (in quel tratto c’è sabbia) rischiava di cadere sopra alle abitazioni. Per le ore necessarie e ripristinare la situazione di sicurezza, gli occupanti di due case attigue sono stati invitati ad uscire, per evitare qualsiasi tipo di rischio. Sul posto è intervenuto anche il sindaco Franchino Giovannelli e alcuni componenti dell’amministrazione civica, per rendersi conto di cosa stesse accadendo. Oltre alla necessità di rimettere in sicurezza l’area in quesione, bisognerà anche ripristinare il canale danneggiato.

I Verdi: il risultato di una cementificazione selvaggia. “ Si è sfiorata la tragedia ma nessun passo indietro intende fare l’amministrazione comunale”, scrive in una nota al vetriolo, Giuliano Marsili, dei Verdi.  “Ci dispiace affermare che abbiamo avuto sempre ragione a dare gli allarmi sulle costruzioni albensi, realizzate sopra i canali di smaltimento delle acque bianche, canali intubati in passato in modo superficiale. Alba Adriatica poggia su basi sabbiose con substrato di torba e anche uno sprovveduto comprende la necessità di edificare i palazzi con fondamenta più sicure e quindi garantite da palificazioni di sostegno, ma una cattiva gestione e pianificazione del territorio da parte delle amministrazioni che si sono succedute al governo della città, hanno prodotto una cementificazione selvaggia senza una garanzia di totale sicurezza”.

 

 

 

 

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