A sottolinearlo è Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, tornando sulla vicenda esplosa lo scorso 15 aprile.
“Crediamo sia giusto oggi, da parte delle Istituzioni preposte, far sapere quale sostanza ci fosse in quell’acqua e se possa o meno essere pericolosa per l’uomo, una informazione, riteniamo, doverosa, vista l’apertura, anticipata dal gran caldo, della stagione, con centinaia di persone che, nelle ultime ore, si sono riversate sulle nostre spiagge”, conclude Foschi.