Anche a Pescara lo sciopero della scuola contro i tagli di Profumo

sciopero_scuolaPescara tra le 90 piazze italiane in cui docenti e personale ata impiegato nelle scuole hanno manifestato contro i tagli dettati dalla legge di stabilità approvata dal governo Monti. Flc Cgil teme la cancellazione di 25mila posti di lavoro. Il taglio ammonterebbe a un miliardo di euro

Scuola in piazza anche a Pescara, dinanzi la prefettura, per lo sciopero nazionale indetto dal sindacato Flc Cgil contro i tagli imposti dal ministro Profumo e dalla legge di stabilità approvata il 10 ottobre dal consiglio dei ministri, che minaccia un taglio di risorse da un miliardo di euro. Bandiere rosse tra le mani, docenti e personale Ata hanno presidiato piazza Italia per tutta la mattina, in contemporanea con la manifestazione che ha attraversato le strade di Roma con un corteo di centinaia di studenti e professori. Ciò che preoccupa il comparto sono le indiscrezioni trapelate sul testo legislativo che prevederebbero l’aumento di sei ore, a titolo gratuito, dell’orario di lavoro, passando da 24 a 36 ore settimanali degli insegnanti della scuole medie e superiori. “ L’effetto immediato di tale disposizione”, si legge in una nota del sindacato, “sarebbe la cancellazione degli spezzoni orari, delle supplenze temporanee e dei corsi di recupero assorbiti dal nuovo regime orario. Il saldo in termini di perdita di posti”, continua la Flc Cgil, “è di meno 25mila cattedre per i posti comuni e meno 4mila se la norma venisse estesa anche asl sostegno degli alunni con disabilità, mentre in termini economici ciò significa un intervento di oltre un miliardo a carico del comparto scuola”.

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