Mentre erano in corso le ricerche, condotte sia a terra che con mezzi aerei, sarebbe stato lui, si è appreso, a consegnarsi ai Carabinieri, stremato dopo una settimana di latitanza. L’arma del delitto però non è stata ancora trovata.
Gli è stata così notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pescara. A Fantauzzi i militari dell’Arma erano arrivati già nelle ore successive all’omicidio grazie alle testimonianze e alle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona del pub. Immediate sono scattate le ricerche, andate avanti fino ad oggi.
Tra appelli e condanne dei familiari del 46enne, anche sul web era partito un tam tam degli amici della vittima finalizzato a trovare il killer. Indagini e ricerche sono state condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Pescara e da quelli della Compagnia di Montesilvano. All’origine dell’omicidio ci sarebbe una lite scoppiata all’ interno del pub tra vittima e assassino.
Secondo la ricostruzione, dopo il diverbio il killer si è allontanato dal locale per poi farvi ritorno con il fucile. È entrato, ha sparato e si è dato alla fuga. Il 21enne è morto per un colpo di arma da fuoco al volto, esploso a distanza ravvicinata. I militari dell’Arma, nei giorni scorsi, hanno anche eseguito un provvedimento di sospensione dell’attività del pub per due mesi, emesso dal questore di Pescara.
I dettagli dell’operazione verranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà lunedì, alle 11, al Comando provinciale dei Carabinieri di Pescara.