Montesilvano. Avrebbe ammesso le sue responsabilità, Massimo Fantauzzi, il 46enne ricercato per l’ omicidio di Antonio Bevilacqua, 21enne di origine rom, ucciso con un colpo di fucile al volto, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, all’interno di un pub a Montesilvano.
Mentre erano in corso le ricerche, condotte sia a terra che con mezzi aerei, sarebbe stato lui, si è appreso, a consegnarsi ai Carabinieri, stremato dopo una settimana di latitanza. L’arma del delitto però non è stata ancora trovata.
Gli è stata così notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pescara. A Fantauzzi i militari dell’Arma erano arrivati già nelle ore successive all’omicidio grazie alle testimonianze e alle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona del pub. Immediate sono scattate le ricerche, andate avanti fino ad oggi.
Tra appelli e condanne dei familiari del 46enne, anche sul web era partito un tam tam degli amici della vittima finalizzato a trovare il killer. Indagini e ricerche sono state condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Pescara e da quelli della Compagnia di Montesilvano. All’origine dell’omicidio ci sarebbe una lite scoppiata all’ interno del pub tra vittima e assassino.
Secondo la ricostruzione, dopo il diverbio il killer si è allontanato dal locale per poi farvi ritorno con il fucile. È entrato, ha sparato e si è dato alla fuga. Il 21enne è morto per un colpo di arma da fuoco al volto, esploso a distanza ravvicinata. I militari dell’Arma, nei giorni scorsi, hanno anche eseguito un provvedimento di sospensione dell’attività del pub per due mesi, emesso dal questore di Pescara.
I dettagli dell’operazione verranno forniti durante una conferenza stampa che si terrà lunedì, alle 11, al Comando provinciale dei Carabinieri di Pescara.
Omicidio Montesilvano, preso Massimo Fantauzzi
Omicidio Montesilvano: freddato nel pub con un colpo di fucile