È la storia di un gruppo di 7 persone, tra cui una bimba che lì avrebbe dovuto festeggiare i due anni, scampate così al disastro dell’hotel.
A raccontarla è Pierluigi Nobilio, 25enne di Città Sant’Angelo.
“Dovevamo andare lì per festeggiare il compleanno della bimba e di un altro nostro amico – dice il giovane – le comunicazioni con l’hotel avvenivano solo via e-mail a causa delle linee telefoniche saltate e ci avevano scritto che raggiungere l’albergo era difficile a causa della neve, aggiungendo che lo spazzaneve sarebbe passato nel pomeriggio. Noi abbiamo deciso di andare lo stesso, anche per non perdere i soldi”. “Eravamo già in marcia, all’altezza di Elice – aggiunge Pierluigi – quando, dopo la prima scossa di terremoto, l’hotel ci ha scritto che potevamo non andare, senza perdere i soldi. A quel punto abbiamo deciso di rinunciare”. “È tragico pensare che ora potevamo essere anche noi lì sotto. Siamo spiazzati, fa riflettere, è sicuramente una cosa che ti cambia”, conclude il giovane.