Pescara, cittadino ringrazia il sindaco per le decisioni di piazza Sacro Cuore

cicalini_masciaPescara. Luigi Albore Mascia ha conosciuto il signor Antonio Cicalini in occasione della protesta in piazza Sacro Cuore contro la decisione dell’amministrazione comunale di rimuovere le panchine della zona. Inizialmente contrario alla scelta, avrebbe successivamente apprezzato l’impegno del primo cittadino, tanto da volerlo incontrare per regalargli una maglietta dedicata agli emigranti italiani.

Lo rende noto lo stesso Mascia dopo aver ricevuto il dono nel suo ufficio. In quei giorni Cicalini contestava indossando proprio la maglietta in questione, raffigurante due immagini, quella degli emigranti italiani al porto di Genova e quella degli odierni “barconi” della disperazione in cui si rifugiano centinaia di profughi, clandestini, con il sogno di una vita migliore in Italia. “Quello del signor Cicalini, impegnato nel sociale” spiega meglio il sindaco, “voleva ovviamente essere un messaggio di solidarietà verso i meno fortunati lanciato all’amministrazione che però già in quell’occasione ha ribadito chiaramente di non voler “cacciare” i nostri immigrati togliendo le panchine, ma piuttosto impegnarci tutti per offrire loro un’opportunità per cambiare vita, restituendo comunque decoro e tranquillità in una piazza divenuta terra di nessuno, abbandonata al degrado per sei anni, una piazza che invece oggi, a tre settimane da quell’operazione, è tornata a essere frequentata dalle famiglie, dai bambini e dagli anziani”.

Non solo. Nei giorni scorsi l’amministrazione avrebbe riposizionato sette nuove panchine nella stessa piazza, poste però all’esterno dei giardinetti, sotto la luce del sole nelle ore diurne e dei lampioni di sera. E Antonio Cicalini ha voluto ringraziare per quelle panchine che sono state di nuovo installate in piazza Sacro Cuore. “Il sindaco Albore Mascia” ha detto il pescarese “ha avuto il coraggio di presentarsi in piazza Sacro Cuore nel giorno della manifestazione e anche di prendersi le nostre critiche, alle quali ha ribattuto difendendo le proprie ragioni. Quel giorno ha dimostrato un coraggio che pochi altri sindaci avrebbero avuto al suo posto. Oggi ho voluto dirgli il grazie di tutti coloro che, come me, lavorano e si impegnano nel volontariato e nel sociale, per aver mantenuto la parola data quel giorno e per aver ripristinato le panchine, per le quali è però stata studiata una dislocazione sicuramente migliore e più opportuna”.

 

 

 

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