Un blitz delle unità antiterrorismo dei Carabinieri ha riacceso il pericolo attentati di Natale anche in Italia soprattutto alla luce dei fatti di Magdeburgo
Il clima di festa di questo periodo natalizia è stato funestato venerdì sera nella città di Magdeburgo, in Germania, da un grave attentato. Un uomo saudita di 50 anni infatti, ha fatto irruzione in uno dei classici mercatini di Natale che si svolgono in questo periodo in molte citta e paese della Germania, a bordo di un’auto falciando la folla presente. Il bilancio è pesantissimo, l’uomo ha ucciso almeno cinque persone, tra cui un bimbo piccolo, e ne ha ferite circa duecento, di cui 41 in modo grave. Purtroppo nell’attentato è rimasto coinvolto anche un attentato attualmente ricoverato all’ospedale con fratture in varie parti del corpo.
Su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, Dipartimento Antiterrorismo, questa mattina i Carabinieri del Ros, hanno arrestato cinque giovani di origine straniera residenti in Italia, in quanto ritenuti responsabili di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell’Isis.
Rischio attentati di Natale
Il grave attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo, ha fatto alzare il livello dell’allerta in tutta Europa sulla possibilità di altri lupi solitari sparsi nei vari paesi europei e sullo spirito di emulazione che un fatto del genere può creare. Ecco perchè anche in Italia è stato deciso di rafforzare la sicurezza e massima attenzione negli eventi in piazza per le feste di Natale. Sono queste infatti le disposizioni date dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del vertice convocato al Viminale dopo la strage nella città tedesca.
Nella circolare inviata a prefetti e questori si stabilisce l’innalzamento dei livelli di vigilanza anche in vista del Giubileo che questa notte si aprirà ufficialmente nella Capitale con l’apertura della Porta santa nella basilica di san Pietro da parte di Papa Francesco. Nell’ambito proprio dell’opera di prevenzione messa in atto dai nostri militari, oggi sono cinque giovani di origine straniera residenti in Italia sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell’Isis.
Il blitz dei Ros
L’accusa nei loro confronti grava un’accusa pesantissima, quella di aver fatto nascere o comunque aver aderito a alle due associazione terroristica purtroppo più famose negli ultimi anni intente a ricreare uno stato islamico sul modello di quello creato dal profeta Maometto e dai suoi successori, i califfi. Il blitz dei Carabinieri del Ros è scattato in seguito a una indagine condotta dalla Procura bolognese con il coordinamento della Procura nazionale antimafia, che avrebbe scoperto come i cinque giovani, di origine straniera e residenti a Bologna, Milano, Udine e Perugia, si erano dedicati alla promozione delle attività delle due associazioni terroristiche islamiche Al Qaeda e Isis.
“L’attentato di Magdeburgo ci dice che possono esserci atti di emulazione e ha sicuramente richiamato attenzione sulla necessità di fare ogni sforzo di immaginazione di quelli che possono essere gli scenari di rischio”, sottolineando che è necessario fare attenzione a possibili ‘cani sciolti’ che potrebbero agire anche con “mezzi anche molto limitati”, aveva detto in una recente intervista il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, spiegando come l’Italia è pronta ad affrontare questa nuova emergenza proprio in vista dei grandi appuntamenti dii questi giorni, con un dispiegamento di mezzi e uomini in una logica di pronto intervento e il secondo momento importante quello dell’attività di intelligence, che come prevenzione, mi permetto di dire nel nostro paese è molto all’avanguardia”.