Favorire la diffusione della mobilità sostenibile utilizzando l’idrogeno come combustibile per i treni che percorrono le tratte ferroviarie tra Sansepolcro e Sulmona, passando per Terni e Rieti.
E’ il progetto illustrato durante la presentazione dei laboratori condotti dagli allievi del master in gestione e controllo dell’ambiente, Management efficiente delle risorse (Geca), promosso dall’Istituto di management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A conclusione della fase didattica, spiega una nota, sono stati presentati alcuni progetti sviluppati dalle allieve e dagli allievi con i manager di aziende partner, per favorire la transizione verso un futuro sostenibile, passando dalla diffusione dell’economia circolare, agli acquisti ‘green’, allo smaltimento dei residui dei combustibili, per arrivare all’utilizzo dell’idrogeno per far muovere i convogli lungo alcune tratte ferroviarie.
Il laboratorio si è concentrato, in particolare, sulle linee che attraversano il cuore dell’Italia, unendo Sansepolcro, in Toscana, a Sulmona, in Abruzzo, passando per Terni, in Umbria, e Rieti nel Lazio. Il laboratorio sul ‘treno a idrogeno’ è stato proposto da Giuseppe Rinaldi di Ancitel Energia e Ambiente S.p.a. ed è stato supervisionato per la parte accademica da Marco Frey, docente all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e direttore del master, e da Francesco Rizzi, docente all’Università di Perugia.
Lo studio di prefattibilità per la riconversione delle tratte ferroviarie tra Sansepolcro e Sulmona, attraverso l’impiego di treni alimentati ad idrogeno, è stato inquadrato nell’ambito delle iniziative analoghe in Italia e a livello internazionale. Il gruppo di lavoro ha anche approfondito aspetti tecnici e normativi legati all’uso dell’idrogeno. La dimensione economica è stata analizzata prendendo in esame i costi progettuali per l’utilizzo dell’idrogeno.