Tartufaro “pirata” beccato dai Carabinieri: la multa è salatissima

Raccolta illegale di tartufi: Carabinieri Forestali colgono in flagrante un uomo ad Aielli. Multa salatissima e sequestro del bottino.

C’è chi crede di poter fare il “furbetto” nel silenzio del bosco, ignorando regole e rispetto per la natura. Ma i Carabinieri Forestali questa volta non si sono fatti prendere in giro, non hanno perdonato. Quando si tratta di difendere il patrimonio ambientale e il lavoro onesto, la giustizia colpisce duro.

Tartufaro
Tartufaro “pirata” beccato dai Carabinieri: la multa è salatissima – Abruzzo.cityrumors.it

È accaduto ad Aielli, in località Fosso Rovito-La Vella, dove un “tartufaro” improvvisato ha imparato a sue spese che la legge non è un optional.

L’allarme è scattato dalla centrale operativa 1515 dell’Aquila, un filo teso che ha messo in moto la macchina del Nucleo Parco di Gioia dei Marsi, che si sono messi al servizio del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi.

Un’operazione chirurgica, silenziosa, come solo le migliori indagini sanno essere. E il risultato è stato immediato: l’individuo, colto in flagrante, non ha avuto scampo. Sorpreso con le “mani nel sacco”, intento nella raccolta illegale di tartufi, in spregio a ogni normativa vigente.

Beccato con dei tartufi presi in modo illegale

Diverse le infrazioni amministrative, tutte cristalline, previste dalla Legge Regionale 66 del 2012. Una vera e propria razzia senza regole: la raccolta in periodo di divieto, un affronto al ciclo naturale del prezioso fungo ipogeo. Poi, il mancato pagamento della tassa di concessione annuale, un pugno allo stomaco per l’erario e per chi rispetta le regole. E infine, l’utilizzo di attrezzi non conformi alle disposizioni di legge, un’ulteriore prova della disinvoltura con cui l’uomo operava.

Tartufi
Beccato con dei tartufi presi in modo illegale – Abruzzo.cityrumors.it

Ogni violazione, una stilettata alla legalità. E il conto, per il “furbetto”, è stato salatissimo. A seguito dell’accertamento, i Carabinieri Forestali non hanno esitato. Una sanzione amministrativa di ben 4.500 euro, una cifra che serve da monito, da lezione per chiunque pensi di aggirare le norme.

E non è finita qui: contestualmente, è scattato il sequestro dei tartufi raccolti, il bottino di un’attività illegale, e dell’attrezzatura utilizzata. Un’azione esemplare, un segnale chiaro: la natura non è un far west, e le sue risorse vanno protette con ogni mezzo.

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Ma l’operazione di Aielli non è un caso isolato, bensì un tassello di una strategia più ampia. Le attività di controllo, infatti, proseguiranno regolarmente, senza sosta. L’obiettivo è nobile, fondamentale: tutelare il patrimonio ambientale, una risorsa inestimabile, e sostenere il lavoro onesto dei tartufai, veri custodi della tradizione, che operano nel pieno rispetto della normativa.

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