Nel capoluogo abruzzese è iniziato il processo nei confronti di un uomo accusato anche di danneggiamenti, porto abusivo, minacce e non solo
Il tartufo bianco è uno degli alimenti più preziosi e la guerra fra i ricercatori concorrenti prosegue. Ma tra il 2015 e il 2020 ci sono stati degli episodi che hanno sconvolto l’intero Abruzzo. Cani avvelenati con questo cibo e sono undici gli animali morti per le cause che abbiamo detto prima.
Una sorta di guerra che ha portato i ricercatori ad utilizzare ogni mezzo per avere la vittoria in questa lotta: soprattutto eliminare il ricercatore per eccellenza che come sappiamo è il cane da tartufo. E nelle scorse ore è iniziato un lungo processo nei confronti di due uomini. Le accuse sono molto pesanti e nelle prossime settimane si arriverà ad una sentenza. Una decisione che dovrebbe chiudere una pagina di storia che ha sconvolto l’intero Abruzzo e non solo la provincia di Pescara.
Pescara, cani avvelenati: due uomini a processo per il tartufo bianco
Sono due gli uomini a processo per aver avvelenato undici cani nella lotta al tartufo bianco. Uno di 77 anni è accusato di una serie di reati come uccisione di animali, danneggiamenti, porto abusivo di ordigno incendiario, minacce, detenzione di cartucce. Mentre un secondo soggetto dovrà rispondere di aggressione nei confronti di altre persone su mandato del primo imputato.
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Una vicenda che ha tenuto banco per diverso tempo a Pescara. Le due persone hanno provato in tutti i modi di togliere i rivali nella ricerca del tartufo facendo anche dei danneggiamenti alle auto dei rivali, incendiando i mezzi e minacciando. Davvero una situazione molto particolare e che ha portato diversi problemi ai soggetti coinvolti in questi episodi.
Ora è iniziato il processo e per questo motivo nelle prossime settimane si arriverà ad una sentenza. Un lungo percorso giudiziario che porterà molto probabilmente alla condanna dei due soggetti. Una decisione che chiuderà la parola fine ad una vicenda che ha tenuto banco per diverso tempo a Pescara e in Abruzzo.
