Uno scudetto straordinario, vinto all’ultima giornata con soltanto un punto di vantaggio sull’Inter, ha scatenato la festa nel capoluogo partenopeo, ma anche nella piccola cittadina che da anni ospita gli azzurri nel ritiro estivo
La festa, semplicemente rimandata di qualche giorno, è esplosa in tutta la tipica euforia napoletana. La vittoria contro il Cagliari nell’ultima giornata della Serie A ha permesso agli uomini di Antonio Conte di aggiudicarsi uno scudetto inaspettato quanto alla fine meritato. Un traguardo incredibile che ha fatto scattare una nottata di festeggiamenti che dureranno per giorni.

E ora sono quattro i titoli di Campione d’Italia che gli Azzurri possono vantare nell’albo d’Oro. Ma il dato sorprendente che ha fatto impazzire l’intero popolo napoletano è che questo è il secondo scudetto negli ultimi tre anni, un traguardo di maradoniana memoria come continuamente ricordato da un popolo che non dimenticherà mai l’eroe dei due mondi che ha portato comunque il Napoli al vertice del calcio italiano per la prima volta.
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Una città impazzita di gioia
Quando l’arbitro ha fischiato tre volte al termine di quattro lunghissimi minuti di recupero, la festa, repressa per qualche giorno di troppo dopo il pareggio di Parma della settimana scorsa e il rocambolesco pareggio dell’Inter contro la Lazio, è esplosa come neanche nella notte di Capodanno. Il Napoli ha vinto il quarto scudetto della sua storia, il secondo negli ultimi tre anni, al termine di una cavalcata pazzesca quando sorprendente che alla fine di un lungo testa a testa, ha avuto la meglio di un Inter sicuramente più attrezzata, ma troppo distratta dal cammino di Champions League che l’ha portata in finale contro il PSG.

La vittoria contro il Cagliari ieri sera era una formalità, ma dopo la paura per il precedenti pareggio casalingo contro il Genoa, gli uomini di Conte non potevano sbagliare una seconda volta. L’attesa era spasmodica, per molti la notte prima della gara, è stata lunghissima e in bianco, le scuole avevano chiuse in anticipo con un’ordinanza ad hoc del sindaco, alle 12 c’erano già 50mila tifosi pronti a entrare nello stadio. Una città che ribolliva di entusiasmo pronta a esplodere di gioia per una festa indimenticabile.
La gioia del sindaco di Castel di Sangro
Un’euforia contagiosa quella del popolo partenopeo, in tante altre città in Italia, in Europa e nel Mondo, la colonia di napoletani che si sono trasferiti, ha festeggiato il quarto scudetto della storia. Tutto era nato quest’estate quando il Napoli come oramai da anni, ha effettuato una parte del ritiro estivo precampionato tra le montagne abruzzesi, nella vallata del Sangro. Il piccolo comune di Castel di Sangro infatti da due anni ospita la squadra di Aurelio De Laurentis per la preparazione in vista dell’inizio di stagione e oggi il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha voluto esprimere tutta la gioia per aver contribuito, in minima parte, al raggiungimento di questo storico traguardo. “Il Napoli è campione d’Italia per la seconda volta in tre anni, e l’Abruzzo è fiero di condividere questa storia di successo. Siamo orgogliosi del fatto che i campioni d’Italia abbiano eletto la terra d’Abruzzo, le sue montagne e i suoi impianti sportivi come sede del ritiro estivo pre-campionato”, ha detto infatti il governatore.

Anche perchè il comune in provincia de L’Aquila si prepara ora ad accogliere per il terzo anno la squadra partenopea conscia però dell’invasione di tifosi che vorranno sicuramente ancora rendere omaggio agli eroi di questo scudetto. “Attendiamo i campioni a braccia aperte nel ritiro che si terrà tra fine luglio e inizi di agosto a Castel di Sangro, e insieme a loro prevediamo di ospitare 150.000 presenze di tifosi e appassionati, che animeranno e arricchiranno la nostra terra, con un ritorno economico ‘n’ volte superiore all’investimento fatto per garantire la presenza della squadra”, ha concluso infatti il presidente Marsilio.