Ore di paura a L’Aquila: arrestati perché stavano preparando attentati. Uno sarà estradato verso Israele

Stavano preparando attentati i tre palestinesi residenti all’Aquila che sono stati prontamente scoperti e arrestati dagli investigatori. Nel capoluogo abruzzese, stavano formando un fitta rete terroristica con atti di proselitismo e propaganda.

L’ombra delle Brigate Tulkarem sull’Aquila è scesa e avrebbe disseminato paura e morte se il lavoro encomiabile degli investigatori non avesse fermato i tre cittadini palestinesi residenti nel capoluogo abruzzese che si stavano preparando a commettere atti di terrorismo “contro obiettivi civili e militari in territorio estero”.

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Grazie al lavoro di Digos e polizia, i loro piani non si sono tramutati in operazioni terroristiche fatte e finite, ma il terrorismo continua ad essere una delle piaghe più difficili da estirpare a causa di organizzazioni e cellule che sorgono alla velocità della luce, riuscendo a fare proselitismo e convincere sempre più persone a far parte di esse.

Le Brigate Tulkarem a L’Aquila: fermati tre palestinesi

Associazione con finalità di terrorismo anche internazionale e di eversione dell’ordine democratico, con questa accusa sono stati arrestati tre cittadini palestinesi residenti a L’Aquila che stavano pianificando attentati su suolo estero. Proprio nel capoluogo abruzzese i tre attentatori erano riusciti a formare una struttura di tipo militare attiva.

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Questa struttura ha preso il nome di Gruppo di Risposta Rapida-Brigate Tulkarem, ma non è nata dal nulla. Infatti, si tratterebbe di una ramificazione delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, un’organizzazione riconosciuta dall’Unione Europea come una delle più pericolose del mondo. Inizialmente, si pensava che fosse sorta allo scopo di colpire obiettivi militari israeliani e della Cisgiordania, poi gli Stati Uniti avrebbero scoperto la pianificazione di alcuni attacchi contro i civili.

Coordinandosi con la procura nazionale antimafia e antiterrorismo, il gip distrettuale dell’Aquila, su richiesta della Dda, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto dei tre palestinesi. Su uno di essi è stata approvata ed è in via di definizione la procedura per l’estradizione verso Israele.

Nel mese di febbraio, vi abbiamo parlato degli stretti contatti che l’attentatore di Bruxelles aveva intrecciato a Teramo. Il tunisino che uccise due cittadini svedesi nella capitale belga il 16 ottobre 2023 aveva contatti in tutta Italia, molti dei quali facevano parte della sua rete di amicizie sui social network. Anche Teramo faceva parte delle zone in cui si estendeva la rete di contatti dell’attentatore di Bruxelles che fortunatamente fu fermato prima che potesse agire anche nel nostro paese.

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