Dopo gli ottimi risultati in Sardegna, il M5s sperava di poter ottenere dei risultati importanti alle regionali in Abruzzo. Ma l’esito è stato deludente. La decisione ufficiale di Castaldi.
Il voto in Sardegna poteva rappresentare una svolta importante per i pentastellati, ma in queste ultime ore il partito guidato da Giuseppe Conte ha avuto un brusco ritorno alla realtà. In Abruzzo, infatti, il MoVimento 5Stelle non ha ottenuto i risultati sperati (nonostante la decisione del campo largo ndr) ed ora dovranno essere fatte tutte le riflessioni del caso per capire il perché di questo flop.
Soffermandoci sui numeri, i pentastellati hanno registrato solamente il 7% delle preferenze. Un dato davvero basso soprattutto se si confronta con quanto successo cinque anni fa. Nel 2019 i 5Stelle avevano ottenuto quasi il 24% dei consensi con Sara Marcozzi candidata a governare la Regione senza alleanze. Quindi c’è stato un vero e proprio crollo e questo ha portato Castaldi a prendere una decisione molto importante.
Castaldi lascia il ruolo di coordinatore regionale
Il giorno dopo il flop alle elezioni regionali porta delle riflessioni in casa pentastellata. La prima decisione presa è quella delle dimissioni di Castaldi da ruolo di coordinatore regionale. Ad annunciarlo è stato lo stesso esponente dei 5Stelle. Ora la palla passa direttamente nelle mani di Giuseppe Conte e la scelta definitiva arriverà solamente nelle prossime settimane.
Di certo l’obiettivo è quello di cambiare passo per cercare di recuperare il terreno perso in questo quinquennio. La strada è assolutamente in salita considerando anche i problemi a livello nazionale, ma vedremo cosa accadrà.
Il M5s deve cambiare passo in Abruzzo (e non solo)
Dopo l’ottimo risultato in Sardegna, in casa pentastellata si respirava aria sicuramente di maggiore fiducia. Ma in Abruzzo le elezioni non sono andate come ci si aspettava e da qui la necessità di aprire una seria riflessione. Il campo largo non ha aiutato ed ora bisognerà capire se continuare anche in altre regioni con questa proposta o ritornare a correre da soli.
La cosa certa è che va aperta una riflessione anche all’interno del partito per trovare una soluzione e mettersi alle spalle un periodo davvero molto complicato.
