Nel processo risultano indagati Franco Barberi, presidente vicario della Commissione nazionale per la prevenzione e previsione dei grandi rischi e ordinario di Vulcanologia all’Università Roma Tre, Bernardo De Bernardinis, vice capo del settore tecnico operativo del dipartimento nazionale di Protezione civile, Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore della fondazione Eucentre e responsabile del progetto Case, Claudio Eva, ordinario di Fisica terrestre presso l’Università di Genova, Mauro Dolce, direttore dell’ufficio Rischio sismico del dipartimento di Protezione civile e ordinario di Tecnica delle costruzioni presso l’Università Federico II di Napoli.
Per tutti sussiste la contestazione delle rassicurazioni fornite al termine della riunione del 31 marzo 2009, a cinque giorni dal sisma che devastò la provincia de L’Aquila provocando la morte di 308 persone.