Sulmona. Lo studio sulla qualità dell’aria e sulle aspettative di vita in Valle Peligna diventerà un modello per le altre zone d’Italia. E’ quanto emerso dall’ultima giornata del III congresso nazionale sul tema “Dall’ecologia dell’uomo all’ecologia dell’ambiente” che si è svolto a Sulmona ieri e oggi, nella sala congressi del Vescovado in viale Roosevelt, organizzato dall’associazione scientifica Alba di L’Aquila in collaborazione con Società Italiana di Medicina Veterinaria e Preventiva, Diocesi di Sulmona-Valva, Sulmona Solidale e Fondazione Carispaq. Tommaso Pagliani, coordinatore scientifico del Centro regionale di documentazione sui conflitti ambientali, che ha curato le linee guida dello studio sulla qualità dell’aria in Valle Peligna ha sottolineato l’innovazione di tale progetto commissionato in vista dell’eventuale realizzazione, in località Case Pente a Sulmona, della centrale di decompressione della Snam.
Comprendere quale sia la situazione della qualità dell’aria e lo stato di salute pubblica sul territorio prima della realizzazione del progetto impattante, studiare i ricoveri, la prescrizione dei farmaci, la presenza di neoplasie e di casi di diabete e il monitoraggio continuo: queste le innovazioni dello studio in programma a Sulmona e che vede anche la partecipazione del Cetemps e dell’Università dell’Aquila per la parte meteorologica.
“La centrale SNAM” ha spiegato Pagliani “in base a una analisi tecnica scientifica del progetto, produrrà 55,4 tonnellate annue di NOx, ovvero gli ossidi di azoto e le loro miscele e 110 tonnellate annue di monossido di carbonio, valori comunque alti”. In occasione del congresso nazionale, a cui hanno partecipato circa 200 medici provenienti da tutta Italia, il professor Lamberto Manzoli responsabile scientifico del registro tumori regionale e docente universitario, ha presentato l’attività svolta dall’istituzione del registro, ovvero il 18 dicembre 2014.
“Il registro è attivo e funziona bene” ha spiegato Manzoli “abbiamo rilevato Comuni in cui è più alto il rischio tumori, tra cui Bussi, Popoli, Avezzano e Celano, ma non è semplice dimostrare scientificamente che è l’inquinamento che provoca tumori. Ci sono aree problematiche ma servono studi più approfonditi, e l’applicazione delle linee guida che sono state stabilite in questa sede sarà importante”.
“Il modello di studio sulla qualità dell’aria in Valle Peligna” ha sottolineato Maurizio Proietti, medico e presidente della commissione scientifica e gruppi di ricerca Assis (associazione nazionale di studio e informazione sulla salute) “è nuovo e innovativo, inoltre abbiamo ricevuto la disponibilità e il sostegno di Manzoli e Pagliani, professionisti di spicco nel settore, ora aspettiamo risposte dalla politica”. A fine congresso, Francesco Fagnani presidente dell’associazione scientifica Alba di L’Aquila ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti.
“La formula della terza edizione si è rivelata vincente” ha rimarcato Fagnani “lo svolgimento del congresso è stato diviso tre blocchi, rispettivamente a cura dell’associazione Alba, della Società Italiana di Medicina Veterinaria e Preventiva e dei medici, è stata messa in atto una sinergia molto utile per l’ interesse comune”.