Isernia provincia d’Abruzzo: la clamorosa prima decisione

Un iter burocratico che va avanti da mesi e che ha visto anche una petizione con raccolta firme per indire un referendum popolare che ha superato il quorum necessario

Forse sono gli stessi residenti delle due regioni indicate, Abruzzo e Molise, a sentirsi più vicini di quanto una linea tracciata come confine possa dividere. La vicenda va avanti da alcuni mesi e la strada sembra davvero segnata, anche se burocraticamente l’iter da completare potrebbe comunque essere lungo e articolato. Ma ad esempio i cittadini della seconda città del Molise hanno già preso la loro decisione e ora non resta che attendere gli sviluppi della situazione.

Due regioni unite
Isernia provincia d’Abruzzo: la clamorosa prima decisione – Abruzzocityrumors.it

Una volta si chiamava proprio “Abruzzi e Molise”, un’unica regione che univa i due territori che andavano dalle Marche alla Puglia. Poi Il 27 dicembre 1963 il Molise si staccava dall’Abruzzo e andava a formare la ventesima regione italiana con unica città capoluogo di provincia Campobasso, prima dell’arrivo di Isernia che dal 1970 poteva apporre il fatidico Is sulle targhe delle auto circolanti all’epoca. Questo è stato l’unico caso della storia dell’Italia repubblicana di formazione di una regione per distacco da un’altra.

Una sola grande regione

Avevano sempre vissuto d’amore e d’accordo, un’unica grande regione che fin dal XIII secolo appariva unita da confini ben precisi. L’attuale Abruzzo e Molise si estendeva dalle Marche alla Puglia, ma con il passare dei secoli emergono differenze culturali, storiche, geografiche che fanno pensare a una scissione, a una linea di demarcazione che diventerà realtà nel 1963 con la costituzione della regione Molise, staccata dall’Abruzzo.

Isernia chiede l'annessione
Una sola grande regione – Abruzzocityrumors.it

Campobasso è l’unica città a fare provincia per poi venire affiancata soltanto nel 1970 dalla città di Isernia. Da quel giorno sono 20 e non più 19 le regioni che compongono la nostra nazione. A distanza di oltre 50 anni adesso si vorrebbe tornare indietro, una retromarcia spinta dalla necessità, la Regione Molise non sarebbe più in grado di garantire i servizi essenziali, dalla sanità ai trasporti. A fronte di tasse ritenute alte, corrisponde una situazione debitoria notevole della stessa Regione, e uno spopolamento che non aiuta la qualità della vita.

La volontà del popolo

Tutto è iniziato nella scorsa primavera con la costituzione del Comitato e l’avvio dei primi banchetti informativi per la petizione e la raccolte della firme arrivate a 5.200, ossia 200 in più di quelle necessarie per chiedere il referendum. Isernia vuole staccarsi dal Molise e tornare nella regione Abruzzo. Il maggior numero di firme è stato raccolto proprio a Isernia e nei comuni più grandi della provincia. Una petizione che il 12 dicembre è stata depositata al palazzo della Provincia, quindi poi inviata alla Corte di Cassazione, e tutti erano in attesa della chiamata finale alle urne dei residenti di Isernia e provincia.

Una citta divisa
La volontà del popolo – Abruzzocityrumors.it

Nel corso di queste settimane a cavallo del nuovo anno ci sono state pastoie burocratiche che hanno prima stoppato l’iter scissionista, per poi farlo ripartire prima di fermarsi nuovamente del tutto, perchè “non ci sono atti istruttori essendo l’istanza dichiarata improcedibile” affermano dagli uffici della provincia di Isernia chiamata a portare avanti tutta la procedura. Ma oggi per la prima volta arriva un primo si da parte della regione Abruzzo. L’“Associazione scuola, cultura ed arte” di Pescara, infatti, guidata dall’ex parlamentare ed ex presidente del consiglio regionale Gianni Melilla, non soltanto è favorevole, ma anche pronta a battersi per la riunificazione dell’Abruzzo a tutto il Molise perchè “la separazione scelta irrazionale e dannosa per i residenti nelle due Regioni”.

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