Sulmona, Superbonus farlocco: tre professionisti nei guai per fatture gonfiate. Un raggiro da 84mila euro

Tre professionisti nei guai per aver tentato di sfruttare il Superbonus 110%: l’indagine era stata avviata nel 2021

Sulmona e Pratola Peligna, aria di guai per tre professionisti che si sarebbero inventati di sana pianta dei lavori per il Superbonus 110%. La Procura di Sulmona, con il sostituto procuratore Edoardo Mariotti in testa, ha emesso un avviso di garanzia nei loro confronti.

Guardia di Finanza
Sulmona, Superbonus farlocco: tre professionisti nei guai per fatture gonfiate. Un raggiro da 84mila euro (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

L’accusa è pesante: emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di ben 84mila euro. Il loro obiettivo? Farla franca con il fisco grazie agli sconti del Superbonus. Ma stavolta gli è andata male.

L’indagine della Guardia di Finanza, che risale al lontano 2021, si è concentrata sui lavori di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico di un condominio a Pratola Peligna, il “Condominio Pegaso”. Sulla carta, con tanto di pratica Cilas presentata l’11 ottobre 2021, dovevano sostituire gli infissi, mettere le schermature solari, cambiare il climatizzatore e installare un impianto fotovoltaico.

Un bel programma, non c’è che dire. Secondo la Procura, però, questi lavori non sarebbero mai stati fatti. Nonostante ciò, le fatture sarebbero state emesse regolarmente per poter accedere alle detrazioni fiscali. Una bella furbata, se non fosse che qualcuno se n’è accorto.

I risultati delle indagini e l’individuazione dei presunti colpevoli

A finire nel mirino della giustizia, dopo una segnalazione in Procura, sono stati i tre tecnici che avevano ruoli chiave nei lavori. Si tratta nello specifico del direttore dei lavori (un 63enne di Sulmona, W.E.P.), il progettista (un 73enne di Pratola Peligna, V.P.) e il coordinatore della sicurezza (un 78enne sempre di Pratola, L.P.), che tra le sue mansioni aveva pure quella di responsabile dei lavori.

Finanza
I risultati delle indagini e l’individuazione dei presunti colpevoli (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Secondo l’accusa, sono loro che avrebbero firmato la documentazione falsa. Nello specifico, W.E.P. avrebbe emesso fatture per oltre 50mila euro (più IVA), ottenendo uno sconto in fattura di quasi 62mila euro. V.P. è accusato di aver fatturato per circa 11mila e mezzo (più IVA), con uno sconto di oltre 14mila euro. Infine, L.P. avrebbe emesso fatture per circa 8mila euro (più IVA), con uno sconto di quasi 10mila euro. Mica bruscolini!

Ora i tre indagati, difesi dagli avvocati Alfieri Di Girolamo e Vincenzo Margiotta, avranno la possibilità di presentare le loro memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Poi la Procura deciderà se chiedere il rinvio a giudizio.

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Questa inchiesta si inserisce in un contesto più ampio di controlli a livello nazionale sull’uso “creativo” del Superbonus 110%. Sembra che qualcuno abbia pensato di diventare ricco con i soldi dello Stato, ma la Guardia di Finanza gli ha rovinato la festa. Vedremo come andrà a finire, ma se le accuse saranno confermate, questi professionisti rischiano grosso.

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