Cocullo si prepara per la tradizione dei serpari, la festa che porta in paese migliaia di curiosi

A Cocullo anche quest’anno si rinnova la tradizione dei serpari, andiamo a scoprire com’è nata questa festa e le curiosità legate alla processione che attira visitatori da ogni parte d’Italia.

donna con serpe in mano
Cocullo si prepara per la tradizione dei serpari – abruzzo.cityrumors.it

Il paese, piccolo centro della Valle del Sagittario, come ogni primo maggio, vede la consueta ondata di pellegrini, turisti e curiosi che arrivano in questi da ogni parte d’Italia, e non solo, per assistere alla tradizionale Festa dei serpari di Cocullo. Ma com’è nata, come si svolge e perché?

Ci sono tante curiosità che sono legate a questa festa, si tratta di una celebrazione piena di magia e di fascino che vede al centro la religiosità di una comunità, il culto di San Domenico e le credenze che ruotano attorno alla figura del santo: dal ruolo terapeutico del tiro della campanella con i denti, alla terra benedetta deposta dietro un altare laterale e sotto al pavimento del santuario, fino alla vestizione della statua con i serpenti prima della processione.

Com’è nata la festa dei serpari di Cocullo

La manifestazione unica al mondo, che si organizza da oltre 350 anni in questo piccolo paese in provincia de L’Aquila, è legata al culto di San Domenico Abate, venerato per la sua capacità di proteggere dai morsi dei rettili e dalle malattie, anche se precedentemente alla tradizione cristiana c’era una festa legata alla dea Angizia, la divinità serpente che aveva il potere di proteggere dai veleni.

Come si svolge

Con grande impegno le persone, i serpari appunto, vanno a catturare nelle campagne di Cocullo decine di serpenti (con tecniche speciali che consentono di non far male agli animali) che serviranno per la processione.

statua di San Domenico in processione durante la Festa dei Serpari di Cocullo
Festa dei serpari di Cocullo – foto FACEBOOK @Meteo Abruzzo – abruzzo.cityrumors.it

Infatti i rettili saranno posti sulla statua di San Domenico Abate che viene portata in processione per le strade del paese il primo maggio, seguita dai fedeli. Va precisato che i serpenti dopo la festa sono liberati e rilasciati nei luoghi dove erano stati trovati.

Nel giorno della processione le forze dell’ordine vigilano sulla sicurezza di tutti i visitatori, anche perché davvero c’è un fiume di gente che si riversa a condividere con questa piccola comunità la venerazione verso il Santo.

Curiosità

Durante la processione il corteo viene accompagnato da musiche tradizionali che di certo contribuiscono a rendere ancora più suggestiva tutta la festa dei Serpari di Cocullo.

La regola è di non mettere mai le serpi davanti al viso della statua, anche perché vige una sorta di leggenda per cui se i rettili vanno a finire sul volto del santo questo sarebbe un simbolo di sfortuna e malasorte.

Si dice che il Santo abbia lasciato come reliquia un suo dente, per questo San Domenico protegge anche dal mal di denti e durante la festa dei serpari i fedeli tirano con i denti una cordicella attaccata a una piccola campana come atto propiziatorio.

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