Dalle prime informazioni acquisite e dalle immagini di telecamere di altri esercizi del centro storico, le indagini si indirizzarono subito verso elementi della criminalità pugliese e segnatamente del foggiano. Il personale della Squadra Mobile, lavorando in stretto contatto con i colleghi del Commissariato di polizia di Manfredonia, è riuscito ad individuare uno dei probabili autori identificato in Yassin Raduany, 26 anni marocchino residente a Vieste. L’uomo è stato immediatamente riconosciuto dalla vittima e sottoposto ad un costante ed attento controllo da parte degli agenti. Il 18 marzo scorso, Raduany venne trovato in possesso di una piccola parte dei gioielli sottratti. Sottoposto a provvedimento di fermo, Raduany ha ammesso la propria responsabilità e successivamente raggiunto da ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Chieti il 4 aprile scorso. La successiva attività investigativa ha consentito di identificare Cariglia uno dei possibili complici dello straniero, ipotesi confermata a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata dagli uomini del Commissariato di Manfredonia, nel corso della quale sono stati rinvenuti gli indumenti ed accessori del tutto simili e compatibili con quelli indossati da uno dei rapinatori. Il successivo riconoscimento da parte della vittima e le ammissioni rese da Vincenzo Pio Cariglia nel corso di un interrogatorio, hanno confermato la sua partecipazione all’evento criminoso. Altre due persone sono state individuate quali complici nella rapina e denunciate a piede libero. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se il gruppo possa aver messo a segno altre rapine.