Chieti. Un uomo di 25 anni di San Giovanni Rotondo, Vincenzo Pio Cariglia, è stato arrestato ieri a Vieste dal personale della Squadra Mobile di Chieti, coadiuvato dal personale del Commissariato di Manfredonia, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Chieti, per il reato di rapina aggravata in concorso e lesioni aggravate ai danni del titolare di una nota gioielleria del centro storico di Chieti. I fatti risalgono alla mattina del 31 gennaio scorso quando due uomini ben vestiti, fingendosi interessati all’acquisto di alcuni oggetti in oro, aggredirono la titolare della “Antica Gioielleria” in via Pollione a Chieti scaraventandola a terra e prendendola a pugni. Uno dei due malviventi s’impossessò di un quantitativo di gioielli sottratti dalla cassaforte dell’esercizio.
Dalle prime informazioni acquisite e dalle immagini di telecamere di altri esercizi del centro storico, le indagini si indirizzarono subito verso elementi della criminalità pugliese e segnatamente del foggiano. Il personale della Squadra Mobile, lavorando in stretto contatto con i colleghi del Commissariato di polizia di Manfredonia, è riuscito ad individuare uno dei probabili autori identificato in Yassin Raduany, 26 anni marocchino residente a Vieste. L’uomo è stato immediatamente riconosciuto dalla vittima e sottoposto ad un costante ed attento controllo da parte degli agenti. Il 18 marzo scorso, Raduany venne trovato in possesso di una piccola parte dei gioielli sottratti. Sottoposto a provvedimento di fermo, Raduany ha ammesso la propria responsabilità e successivamente raggiunto da ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Chieti il 4 aprile scorso. La successiva attività investigativa ha consentito di identificare Cariglia uno dei possibili complici dello straniero, ipotesi confermata a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata dagli uomini del Commissariato di Manfredonia, nel corso della quale sono stati rinvenuti gli indumenti ed accessori del tutto simili e compatibili con quelli indossati da uno dei rapinatori. Il successivo riconoscimento da parte della vittima e le ammissioni rese da Vincenzo Pio Cariglia nel corso di un interrogatorio, hanno confermato la sua partecipazione all’evento criminoso. Altre due persone sono state individuate quali complici nella rapina e denunciate a piede libero. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se il gruppo possa aver messo a segno altre rapine.