Dopo un avvio deciso, l’estate 2025 si prende il primo vero break e il bel tempo lascia spazio alle perturbazioni su alcune delle regioni italiane: ecco dove pioverà domani.
Al termine di una primavera altamente piovosa e instabile, giugno si è aperto con una svolta decisa verso il bel tempo ed il caldo tipicamente estivo. L’arrivo dell’anticiclone subtropicale ha portato stabilità atmosferica e questo ha permesso l’aumento delle temperature e la creazione di uno “scudo” climatico dall’arrivo di perturbazioni artiche e atlantiche.
Uno scudo che ha cominciato a scricchiolare già a partire da lunedì 2 giugno, giorno in cui alcune correnti fredde hanno lambito i nostri confini, portato piogge sin dalla mattina su tutto l’arco alpino e in serata anche su alcune delle zone pianeggianti che si trovano in prossimità delle catene montuose. Il mini break temporalesco ha coinvolto durante la Festa della Repubblica Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli.
La giornata di oggi si è aperta con un lieve miglioramento delle condizioni climatiche al Nord, dunque con il ritorno del sereno e del sole su tutte le regioni. L’aumento della pressione ha cacciato via le correnti instabili del giorno precedente e relegato le sparute precipitazioni solamente alle zone montuose dell’estremo nord italiano.
La piccola parentesi piovosa è stata dunque una macchia minuscola all’interno di uno scenario che prevede stabilità costante su tutta la Penisola? La risposta potrebbe essere genericamente sì, ma una più articolata considererebbe anche la probabilità che di simili macchie ce ne possano essere altre nel corso dei prossimi giorni.
Break temporalesco al Nord Italia: l’estate è già finita?
Va chiarito che l’eventuale arrivo di perturbazioni su una parte dell’Italia, ma anche su tutto lo “Stivale”, non è da considerarsi un’anomalia climatica. Ci troviamo in un periodo di passaggio tra la primavera e l’estate, un periodo nel corso del quale varie figure bariche principali si interfacciano nei pressi dei nostri confini, il che presuppone la possibilità di cambi improvvisi di clima e temperatura.
La dimostrazione palese di quanto stiamo dicendo l’avremo nella giornata di domani, occasione in cui una perturbazione di origine atlantica riuscirà a sfondare i confini nostrani portando piogge e nuvolosità su molte zone dell’Italia. Un cambio radicale di clima che comunque non influirà in modo determinante sull’andamento generale della settimana e che non coinvolgerà tutto il Paese.
La mattinata al Nord si aprirà con un cielo nuvoloso e una condizione climatica che andrà a peggiorare partendo dalle Alpi del Nord-Est ed estendendosi nelle ore successive sulle pianure di Lombardia e Piemonte, zone in cui sono attese diverse precipitazioni. Sul resto della zona si attende un cielo nuvoloso e rovesci isolati. Gli effetti di questa perturbazione giungeranno anche al Centro, dove la giornata rimarrà tendenzialmente asciutta ma il cielo sarà coperto in mattinata solo sul settore tirrenico e a partire dal pomeriggio praticamente ovunque.
Ci sarà una lieve diminuzione delle temperature – che rimarranno comunque miti e in alcune zone calde – e la presenza di venti deboli. Al Sud invece non ci saranno modifiche di alcun tipo rispetto ai giorni precedenti. Il sole in questa zona d’Italia continuerà a splendere senza incontrare ostacoli e le temperature continueranno ad essere calde, comprese tra i 28 e i 30 gradi.
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Giugno molto caldo e poche piogge
Nonostante la perturbazione in ingresso nella giornata del 4 giugno, il clima sull’Italia rimarrà soleggiato e caldo nella maggior parte dei settori. L’instabilità continuerà al Nord fino al 6 giugno, mentre sul resto della penisola tornerà subito a splendere il sole.
A partire da sabato 7 giugno è atteso l’arrivo di una nuova ondata di caldo africano che spazzerà le residue precipitazioni e porterà temperature di 8-10 gradi superiori alla media.
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Le proiezioni suggeriscono inoltre che il mese di giugno possa essere generalmente molto caldo e che possa ripercorrere l’andamento del 2003, anno in cui non solo ci sono state temperature medie intorno ai 35° ma addirittura giornate bollenti con massime superiori ai 40°. In quell’anno le piogge sono state scarse e il timore è che quest’anno si possa ripetere quell’andamento.
