In una stazione del New Jersey sono stati trovati cinque ordigni, uno dei quali è esploso, senza provocare vittime, durante un tentativo di disinnesco. Poco prima del ritrovamento delle bombe, 5 persone sospette sono state fermate a New York.
L’allarme alla stazione Elisabeth, in New Jersey, è scattato intorno alle 21.00, le tre di notte in Italia, quando due persone hanno notato uno zaino all’interno di un cestino per i rifiuti. Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati gli agenti dell’Fbi che hanno individuato all’interno dello zaino ben cinque ordigni esplosivi, uno dei quali è esploso, fortunatamente senza ferire nessuno, mentre gli artificieri tentavano di disinnescarlo tramite un robot.
Poco prima dell’individuazione degli ordigni in New Jersey, a New York sono state fermate cinque persone sospettate di essere collegate agli attacchi degli ultimi due giorni. Secondo i media americani, i cinque fermati sarebbero residenti proprio nella zona di Elisabeth e nell’auto sulla quale viaggiavano sarebbero state rinvenute delle armi.
Mentre si attende ancora una rivendicazione ufficiale, trapelano alcune indiscrezioni sull’esplosione di sabato sera. Il New York Times ha rivelato che la bomba esplosa a Chelsea aveva caratteristiche simili all’ordigno rinvenuto inesploso a pochi isolati di distanza; entrambe le bombe erano costituite da pentole a pressione riempite con tannerite (un esplosivo dal potenziale medio-alto) e frammenti metallici, mentre i detonatori erano costituiti da due vecchi telefoni cellulari.