Attentato a New York, ordigno esplosivo ferisce 29 persone

Il sindaco De Blasio: “Episodio molto grave ”. Un secondo ordigno, inesploso, è stato rinvenuto a pochi isolati di distanza dal luogo dell’esplosione.

Terrore a Manhattan, ieri alle 20.30 ora locale, quando in Italia era notte fonda, un ordigno è esploso all’angolo tra la 23ma strada e la Sesta avenue, nel cuore di New York, ferendo 29 persone. L’area è stata immediatamente isolata e raggiunta da decine di soccorritori e uomini delle forze dell’ordine. Poco dopo, un secondo ordigno, ancora inesploso, è stato rinvenuto poco distante dell’area colpita dalla prima deflagrazione, anche in questo caso la zona è stata completamente evacuata ed isolata.

Le indagini sono già in corso, gli inquirenti stanno analizzando i video delle decine di telecamere di sorveglianza che controllano la zona mentre il sindaco Di Blasio si è da subito detto certo dell’intenzionalità dell’episodio. “È stato un episodio molto grave e sicuramente intenzionale, ma per il momento non ci sono prove credibili di legami con il terrorismo, né emergono minacce specifiche per la nostra città”, ha detto il sindaco di New York, “Ventinove persone sono state ferite – ha proseguito De Blasio – ma per fortuna, tranne un caso, nessuna è in condizioni gravi e nessuna è in pericolo di vita”.

A quanto pare, il secondo ordigno avrebbe natura rudimentale e sarebbe molto simile a quelli che, il 15 aprile 2013, causarono tre morti e centinaia di feriti a Boston. In quel caso, i responsabili furono identificati in un due fratelli di origine cecena, Dzhokhar e Tamerlan Tsarnaev; uno dei due fratelli morì pochi giorni dopo l’attentato in una sparatoria con la polizia, mentre l’altro fu catturato e condannato a morte.

Nel caso di Boston, gli attentatori scelsero di colpire gli Stati Uniti perché, a loro dire, colpevoli di portare aventi una fantomatica cospirazione contro i musulmani.

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