Molte amministrazioni comunali dei borghi antichi in Abruzzo hanno aderito al progetto delle case a un euro con la prospettiva di ripopolare i centri storici.

Contrastare lo spopolamento e a riqualificare il patrimonio immobiliare dei borghi dell’entroterra abruzzese è l’obiettivo di diversi sindaci che mettono in commercio edifici da abitare nei comuni che amministrano. Con un prezzo simbolico di un euro, appunto, si possono comprare le case per poi andare a viverci.
In genere queste abitazioni necessitano di ristrutturazione per poter essere abitate di nuovo dopo anni di abbandono, ma visto che l’investimento iniziale è così minimo diciamo che è qualcosa di fattibile a cui si può tranquillamente far fronte.
Ed in effetti sono moltissime le persone che rispondono in massa subito dopo la pubblicazione di qualche annuncio del genere, segno che c’è un forte interesse e la voglia di andare a vivere nei paesi di montagna. Qual è la situazione attualmente? Ecco tutti gli aggiornamento
Perché il progetto delle case a 1 euro sta avendo molto successo
Chiaramente a rendere interessante l’investimento è prima di tutto il prezzo simbolico di 1 euro. Praticamente si può avere una casa abitabile solo considerando i costi della eventuale ristrutturazione. Una volta resa vivibile l’abitazione e aver trasferito la residenza nel comune interessato si prende parte alla vita della comunità che è fatta di ritmi lenti e rapporti che arricchiscono lo spirito.

Il successo dell’iniziativa è quindi dovuto alla prospettiva che si ha di vivere un’esistenza più vera immersi nella natura, ed inoltre tra le persone si stringono legami che non sono superficiali ed è proprio questo aspetto uno dei più ambiti da chi decide di lasciare la vecchia vita in città per andare a vivere in Montagna in Abruzzo.
Nel corso degli anni sono stati diversi i comuni di borghi più belli in Abruzzo che hanno emesso il bando per far rinascere il centro storico. Alcuni esempi sono Pratola Peligna, che già dal 2021 ha aderito al progetto delle case a un euro in Abruzzo e proprio di recente, lo scorso aprile è arrivata la notizia che una coppia svedese ha acquistato un immobile per poterlo ristrutturare prima di andarci a vivere.
Poi anche a Morro D’Oro in provincia di Teramo e a Casoli, oltre che a Canistro, negli ultimi cinque anni sono stati approvati i bandi per la vendita di edifici abbandonati con la modalità che prevede la ristrutturazione da parte dell’acquirente e il cambio di residenza.
Nello stesso periodo anche il comune di Penne, in provincia di Pescara, ha lanciato l’iniziativa e ha ottenuto migliaia di email con la manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti provenienti da tutto il mondo. Va detto che Penne è dal 2020 che ogni anno mette in vendita delle case a 1 euro e chi vuole trasferirsi in Abruzzo può approfittare di questa opportunità per realizzare il proprio sogno.