“Con circa due milioni e mezzo di euro” spiega l’Assessore al Lavoro e Politiche Sociali Paolo Gatti “finanzieremo interventi volti alla realizzazione di percorsi integrati di formazione per il reinserimento socio-lavorativo di detenuti, ex-detenuti, di giovani adulti e di minori, che si trovano sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.
Le candidature, da parte delle Associazioni Temporanee di Scopo, potranno riguardare due tipologie d’intervento: la prima, a favore dei detenuti sul territorio regionale, è dedicata a iniziative volte all’acquisizione di qualifiche professionali, mediante una certificazione delle competenze, da registrarsi sul cosiddetto Libretto Formativo del Cittadino o, per coloro che sono in regime di esecuzione penale esterna o che si trovano sul finire del periodo di reclusione, a servizi di orientamento al lavoro e inserimento in contesti lavorativi mediante work experience. La seconda tipologia è, invece, pensata per i minori e per i giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e richiede una progettazione di percorsi integrati finalizzati al re-inserimento socio-lavorativo degli stessi attraverso una partecipazione diretta ad attività formative ed occupazionali.
“L’attivazione di percorsi di transizione pena-lavoro” aggiunge Gatti “insieme con il superamento di quei processi di esclusione sociale, permettono di trasformare la condizione detentiva in un’occasione preziosa di maturazione e ri-progettazione della propria esistenza, nel godimento dei diritti e nell’osservanza dei doveri: elementi essenziali e indispensabili per il compimento di una piena cittadinanza”.
I progetti potranno essere presentati alla Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali della Regione Abruzzo entro il 45° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul BURAT da parte di ATS formate da organismi di formazione, agenzie per il lavoro, associazioni datoriali o gruppi di imprese, cooperative sociali, onlus o enti pubblici.