“Molte Regioni” aggiunge Paolucci “stanno investendo risorse proprie per evitare catastrofi occupazionali e salvaguardare una qualità minima del sistema scolastico. L’Abruzzo, invece, si rifiuta di farlo. Chiodi, che tiene bloccati i fondi europei, si sta rendendo complice di questo licenziamento di massa. La scuola abruzzese non può vivacchiare, deve cambiare radicalmente, premiare il merito, essere vicina alle esigenze dei territori e non un corpo estraneo. Ma per far questo occorrono risorse”.
Per questa ragione il Pd lancerà nelle prossime settimane una campagna di ascolto sulla scuola abruzzese.
“Vogliamo raccogliere le proposte e i suggerimenti di insegnanti, genitori e studenti” conclude Paolucci “perché il centrodestra sta applicando alla scuola la stessa tecnica della sanità: distruggere l’offerta pubblica e tutelare solo la scuola privata”.