Sinner è impegnato nella preparazione invernale in vista della prossima stagione. In attesa del verdetto sul caso doping, la WADA
Terminato il periodo di riposo seguito alla vittoria in Coppa Davis, Jannik Sinner ha ripreso ad allenarsi per preparare il debutto nella prossima stagione che avverrà all’Australian Open, il primo torneo Slam del 2025 al via dal 12 gennaio a Melbourne.
Per gli allenamenti pre stagionali, il numero uno del mondo ha scelto il clima favorevole di Dubai. Una decisione diversa da quella dello scorso anno, quando Jannik ha svolto la preparazione ad Alicante, in Spagna. Con Sinner è presente a Dubai tutto il suo staff, compreso Darren Cahill che l’ha raggiunto dall’Australia. A curare la parte atletica c’è il preparatore Marco Panichi, ingaggiato da Jannik lo scorso settembre insieme al fisioterapista Ulises Badio. Presente, ovviamente, anche Simone Vagnozzi.
Sulla prossima stagione di Sinner incombe, inevitabilmente, il verdetto del TAS sulla positività al Clostebol, riscontrata in un controllo antidoping effettuato al Masters di Indian Wells dello scorso marzo. Assolto dall’ITIA che ha giudicato favorevolmente la difesa del tennista che ha saputo dimostrare, nel precedente giudizio, come la positività in quantità infinitesimali sia scaturita dalla contaminazione con una pomata utilizzata dal suo fisioterapista per curare un ferita, Sinner ora dovrà essere giudicato sul ricorso presentato dalla WADA che ha richiesto al TAS una squalifica di 1-2 anni per negligenza.
Sinner, novità sul caso doping: ecco cosa ha approvato la WADA
Dall’ultimo calendario delle udienze pubblicato dal TAS di Losanna, il verdetto su Sinner arriverà dopo l’11 febbraio. Fino a quella data, infatti, non è prevista l’udienza sul caso che lo riguarda. Jannik potrà disputare così non solo l’Australian Open ma anche l’Atp di Rotterdam, previsto a inizio febbraio, altro torneo di cui è campione in carica.
Le ipotesi sul possibile verdetto sono le più disparate tra chi auspica un epilogo favorevole (su tutti il ministro Abodi e il presidente della FITP, Angelo Binaghi) e altri, invece, che danno per certa una sua condanna con conseguente squalifica da definire.
Sebbene non retroattive, potrebbero influire sul caso Sinner, le nuove regole approvate dal board della WADA che entreranno in vigore dal 2027. Alcune delle novità introdotte riguardano proprio le fattispecie di infrazione sulle quali verterà il giudizio del TAS. La prima è inerente la definizione di “fonte contaminata”. Non ci riferisce più a prodotti contaminati bensì a “fonti di contaminazione come bevande o cibo, contaminazioni ambientali o esposizione tramite il contatto con un’altra persona o con un oggetto toccato da quest’ultima.” Di fatto, l’applicazione di questa normativa scagionerebbe subito Sinner in quanto sia l’ITIA che la stessa WADA hanno appurato la contaminazione involontaria con un prodotto dopante.
L’altra novità è inerente invece le quantità minime di sostanza vietata riscontrata, entro le quali non scatterebbe un procedimento a carico dell’atleta. Anche in questo caso, con l’applicazione immediata della nuova regola, il giudizio di Sinner non avrebbe seguito in quanto il Clostebol rinvenuto nei due controlli in cui è risultato positivo era presente in quantità infinitesimali e non tali da influire sulle sue prestazioni.
Sinner sarà ovviamente giudicato dal TAS con le regole anti doping attuali. Tuttavia, sarebbe altrettanto sorprendente se Sinner venisse giudicato colpevole sulla base di vincoli procedurali destinati a cambiare.