L’Italia è ai piedi di Jannik Sinner. La conquista degli Australian Open proietta il campione altoatesino nell’Olimpo dei grandissimi.
Quando l’ultimo dritto in lungo linea è andato a bersaglio l’Italia intera ha esultato e gioito come se la Nazionale italiana di calcio avesse segnato un gol in finale ai campionati del mondo. Jannik Sinner si è lasciato cadere sul cemento di Melbourne stravolto dalla felicità. È tutto vero,, un tennista italiano ha conquistato un torneo del Grande Slam dopo quasi messo secolo.
Anche l’ultimo tabu che resisteva dal 1976, è stato abbattuto dal fuoriclasse di San Candido. La straordinaria e per molti aspetti clamorosa rimonta ai danni del russo Daniil Medvedev ha sancito la nascita di una nuova era del tennis mondiale, un’era che porta la firma di Jannik Sinner.
Il trionfo in Australia rappresenta un meraviglioso punto di partenza e al tempo stesso un punto di arrivo. È sempre così del resto quando si raggiunge un grande obiettivo, diventa inevitabile tracciare un bilancio di quanto compiuto fino a un attimo prima del trionfo.
Da oggi si ripartirà a caccia di nuovi successi, di altri tornei da vincere. Tifosi, appassionati e media puntano a conoscere tutti i segreti della genesi del del campione Sinner, della sua incredibile ascesa ai vertici del tennis mondiale.
Sinner, il segreto del suo successo in un’intervista di due mesi fa: i tifosi sono senza parole
Una delle ragioni è riposta senz’altro nei cambiamenti decisi dallo stesso Sinner all’interno suo staff: l’addio al suo ex pigmalione Riccardo Piatti e l’avvento del tandem formato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill ha di fatto impresso la svolta definitiva: da giocatore in grado di entrare nella Top Ten del Ranking Atp il giovane altoatesino si è trasformato nel nuovo numero uno al mondo.
E due mesi fa nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla vigilia della semifinale delle ATP Finals di Torino, match in cui Sinner ebbe la meglio ancora una volta su Medvedev, Jannik svelò a tutti il suo innovativo metodo di lavoro.
“Ho introdotto un nuovo metodo che si chiama Formula Medicine. E’ diverso dagli altri, non c’è un vero rapporto a due ma si fanno esercizi al computer che misurano quanto e come utilizzi il cervello in determinate situazioni di stress, pericolo o altro“.
In sostanza una specie di Minority Report, ma mentre nel celebre film con Tom Cruise si prevedeva quando e dove sarebbe stato compiuto un crimine, in questo caso si studia come ci si deve allenare in base a come il cervello si comporta in base a determinati sforzi fisici.
