La dimostrazione di forza dell’azzurro al terzo turno di Melbourne ha scatenato l’ex tennista americano. Che ha scomodato il più grande.
Spesso, in particolar modo fino allo scorso agosto – prima che Sinner trionfasse a Pechino inaugurando un’ultima parte di stagione da favola – tutti coloro che si erano mostrati scettici sulla reale competitività ad alti livelli dell’altoatesino, avevano puntato l’accento sull’esilità della sua figura.
Pochi muscoli, poca sostanza, poca forza: questi sembravano i limiti – secondo i più pessimisti addirittura insuperabili – che avrebbero impedito a Sinner di competere, sulla lunga distanza dei cinque set, con un super atleta come Carlos Alcaraz, ad esempio. O contro lo stesso Djokovic, nonostante la severa carta d’identità del campione serbo. E meno male che, allo stato attuale, un vero e proprio Superman del rettangolo di gioco come Rafael Nadal è sostanzialmente fuori gioco da un anno.
Lo stesso allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill è perfino consapevole di non avere propriamente un physique du rôle, lasciandosi scappare, qualche giorno fa, un’eloquente battuta in merito: “Vorrei avere un fisico alla Baywatch“, aveva dichiarato il nativo di San Candido.
A giudicare dalla sicurezza con la quale ha guidato l’Italtennis alla conquista della Coppa Davis – annullando tra l’altro, quando era ad un passo dal baratro, tre match point consecutivi a Djokovic in semifinale – e da come sta giocando a Melbourne, vien da pensare che non serve necessariamente avere un fisico da palestrato per giocare come un campione.
È sostanzialmente di questo stesso avviso un ex tennista, 4 volte campione Slam, che da quel punto di vista non avrebbe avuto nulla da invidiare ad un moderno Alcaraz. L’ex giocatore, oggi inviato di campo in Australia, ha intercettato Sinner dopo il vittorioso match di terzo turno contro Sebastian Baez. È nato un siparietto da cui l’azzurro ne esce profondamente lusingato.
“Come Michael Jordan”: Courier fa arrossire Sinner
Uno di fronte all’altro, Jannik Sinner e Jim Courier hanno iniziato a parlare dell’incontro che ha visto l’altoatesino spazzar via con grande autorità il numero 26 del seeding. L’americano, sempre brillante, ha ‘stuzzicato’ Sinner. “Se non hai i muscoli, da dove viene tutta la potenza dei tuoi colpi? Deve essere sicuramente la racchetta, è così buona?“, ha chiesto Big Jim. Il numero 4 del mondo ha simpaticamente annuito, e a quel punto Courier si è lanciato nel paragone stellare.
“Allora fammi un favore, Jannik. Ho bisogno di una nuova racchetta. Dimmi come la devo comprare. Così come con Michael Jordan il segreto erano le scarpe, con te sarà la racchetta…“, ha concluso un estasiato Courier, che ha letteralmente inondato di complimenti l’azzurro dopo l’ottima performance contro il rivale argentino.