Pensione anticipata Opzione Donna 2024: se muore l’assistito con 104 l’assegno è a rischio

Novità 2024 introdotte dalla legge di Bilancio sulla pensione anticipata del caregiver e morte anticipata dell’assistito. Cosa succede.

La pensione anticipata caregiver rappresenta una soluzione per chi assiste un coniuge o un familiare entro il secondo grado di parentela, con disabilità grave. Tuttavia, si è verificata una situazione che ha generato incertezza riguardo alla possibilità di continuare a percepire l’assegno pensionistico in caso di morte dell’assistito.

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Pensione anticipata Opzione Donna 2024: se muore l’assistito con 104 l’assegno è a rischio-Abruzzo.cityrumors.it

L’INPS ha fornito delucidazioni al riguardo. Se l’assistito muore dopo la decorrenza della pensione, il pensionato ex-caregiver continuerà a ricevere il suo assegno pensionistico. In alternativa, se l’assistito muore prima della decorrenza della pensione, quest’ultima non viene riconosciuta.

Pensione e morte anticipata dell’assistito con 104

Per accedere alla pensione anticipata caregiver con Quota 41 per lavoratori precoci, chi assiste deve maturare almeno 41 anni di contributi, di cui uno versato prima dei 19 anni, e deve assistere il coniuge o il familiare già per almeno 6 mesi.

Va certificato il requisito al momento della prima domanda inviata all’INPS, e se l’assistito dovesse morire durante la fase di elaborazione tra domanda dei requisiti e domanda di pensione, il caregiver non avrà diritto alla pensione.

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Cosa succede alla pensione in caso di decesso dell’assistito-Abruzzo.cityrumors.it

Per l’Ape Sociale, che dal 1° gennaio 2024 subirà un rinnovamento, saranno ammessi soltanto i caregiver che possiedono 36 anni di contributi al compimento dei 63 anni di età. L’Ape Sociale seguirà le stesse regole contributive di Opzione Donna, che verrà eliminata, probabilmente per lasciare posto a una nuova Ape Sociale.

L’assistito deve essere in vita al momento dell’erogazione del primo assegno della pensione anticipata. Se dovesse morire nella fase di elaborazione tra domanda dei requisiti e domanda di pensione, chi dà assistenza non ha diritto alla pensione; in caso contrario, può continuare a percepire l’assegno pensionistico.

Coloro che maturano i requisiti dal 1° gennaio conseguono il diritto alla decorrenza della pensione dopo tre mesi dalla maturazione; invece, chi matura i requisiti dal 1° gennaio, cumulando i periodi assicurativi, attiva la decorrenza del trattamento dal primo giorno del mese successivo all’apertura della finestra temporale.

Per presentare domanda di pensione precoci si va direttamente sul sito dell’INPS oppure tramite patronati o contact center. Per accedere all’Ape Sociale, bisogna presentare una domanda di verifica e una domanda di accesso alla prestazione. Le finestre temporali per la presentazione della domanda di verifica sono l’istanza tempestiva entro il 31 marzo, l’istanza intermedia dal primo aprile al 15 luglio e l’istanza tardiva dal 16 luglio al 30 novembre.

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