Montorio ’88: Bruno, Pizii (36’st Faragalli), Maselli, D’Alessandro, Marini, Di Silvestre, Settecase (18’st Pelusi), Mosca, Ridolfi (36’st Pigliacelli), Capretta, Di Giuseppe. A disp. Gaddini, De Marcellis, Florimbj, Shabani, Di Donatantonio, Farinelli. All. Angelone
Arbitro: Leone di Avezzano (Colonna-Cerasi)
Note. Spettatori 200. Angoli 1-4. Ammonito: Dell’Orletta (Mu), Recuperi: 0, 5’
Scerne di Pineto. Avanti adagio, mantenendo le posizioni, in una sfida nella quale l’aspetto della battaglia, inevitabilmente, prevale rispetto a qualsiasi valutazione. Finisce senza reti la sfida al vertice della classifica tra Mutignano e Montorio ’88. Un pari sostanzialmente giusto, che matura al culmine di un confronto disputato su di un terreno, che strada facendo, assume sempre più i connotati della risaia. Quasi scontato lo sviluppo del match, dove le due formazioni (partendo da assunti diversi) vanno sempre alla ricerca della giocata in profondità rispetto al fraseggio, che ne esce penalizzato.
Il Montorio di Angelone (nona gara utile) ha un approccio migliore in fatto di atteggiamento. All’undicesimo il tiro-cross di Di Giuseppe, azionato da D’Alessandro, non trova compagni pronti alla correzione. Mentre al 23’ i gialloneri costruiscono una limpida palla gol: Capretta, prezioso il suo lavoro, rifinisce per Ridolfi che da due passi manca la palla del vantaggio. Con il passare dei minuti il Mutignano capolista, che conferma a sua grande applicazione difensiva. Prova ad uscire dal guscio, affidandosi al sinistro di Carpegna: palla alta. Ospiti ancora presenti nell’area avversaria al 35’: prima con il colpo di testa di Mosca (Donateo alza sopra alla trasversale) e poi con Marini, che manca l’attimo per la correzione sulla solita rifinitura di Capretta.
Prima del riposo, però, il Mutignano confeziona l’occasione gol più importante della sfida. Sull’asse Colleluori-Petre, si apre una corsia preferenziale per Ndiaye che a tu per tu con Bruno, conclude con un rasoterra largo, seppure di poco. Al rientro il campo lo spartito del confronto non muta. Ci prova subito Petre da distanza siderale: para Bruno. Poi il Montorio torna a pungere con Di Giuseppe, minuto 11, ma il tentativo viene disinnescato, al pari della successiva conclusione di Capretta. I due allenatori provano a ruotare gli interpreti pescando dalla panchina, ma l’equilibrio resta intatto. Alla mezzora Rifoldi, sull’assistenza di Capretta, inzucca largo. Mentre i tentativi di D’Alessandro (punizione deviata con qualche timida protesta), e Pelusi, in pieno recupero, non mutano il corso degli eventi. Mutignano e Montorio proseguono la loro corsa quasi a braccetto, con L’Aquila che aggancia in vetta il team di Piccioni.