Ariccia. La Tombesi non perdeva una gara di campionato dalla scorsa stagione di serie B, da quella netta debacle a Cassano delle Murge dalla quale poi partì la grande volata che portò i gialloverdi in A2.
Per la prima volta da quando è nella seconda serie nazionale, la squadra ortonese torna a casa a mani vuote e vive questa esperienza su un campo che, si sapeva, sarebbe stato difficile, contro un’avversaria in salute come la Cioli Ariccia Valmontone. Primo tempo da dimenticare, con una Tombesi “non pervenuta”, stranamente disordinata in campo e ripetutamente colpita dai padroni di casa: già sotto 3-0 dopo 13 minuti (reti di Kola, Del Ferraro e Raubo), i gialloverdi sembravano aver ritrovato energie con l’1-3 di Pizzo (16.44), ma hanno poi subito nel finale la doccia fredda del tiro libero trasformato da Del Ferraro (4-1 a 19.02). Nel secondo tempo, una Tombesi certamente migliore ha tenuto a lungo il pallino del gioco, proiettandosi costantemente in avanti e giocando per parecchi minuti con il portiere di movimento. Al secondo gol di Pizzo (7.33), non sono però subito seguite altre marcature gialloverdi, con la Cioli brava a difendersi e cinica nel colpire, con Peroni, per la quinta volta (16.45). La doppietta di Lara (17.16 e 19.49) non è servita per evitare la prima sconfitta stagionale della Tombesi, ora raggiunta in vetta dal Lido di Ostia e con il Real Cefalù a -2. Sabato prossimo, sfida da vincere a Ortona contro il Prato.
“Non siamo riusciti a rimettere in piedi una partita già compromessa nella prima frazione – questo il commento di mister Antonio Ricci –. Abbiamo giocato un brutto primo tempo, in cui ci è mancato completamente l’equilibrio dal punto di vista tattico e abbiamo incassato quattro gol. Nel secondo tempo siamo andati meglio, ma non siamo riusciti a rimediare a quanto causato nel primo. La nostra sconfitta conferma l’equilibrio del girone e quanto non vi siano squadre favorite sulle altre per la corsa alla promozione. Siamo 3-4 squadre che ci giocheremo fino all’ultimo il salto di categoria, per cui questa sconfitta non fa piacere ma di certo non mette la parola “fine” ai nostri obiettivi. C’è anche da dire, questo sì, che nel ruolino di marcia di una squadra che vuole raggiungere la serie A senza affanni e mantenendo sempre la vetta solitaria della classifica, questo di Ariccia non era un campo sul quale potevamo permetterci di perdere punti, e questo pur rendendo merito al valore dei nostri avversari. Ci siamo giocati il bonus che avevamo, d’ora in avanti non possiamo più sbagliare, e comunque non saremo più nella condizione di dipendere solo da noi stessi, ma dovremo cominciare a guardare anche al risultato degli altri”.