Il numero due del tennis italiano, Lorenzo Musetti, si dice pronto a fare il salto definitivo e a competere con l’amico Sinner per il primo posto nella classifica ATP.
Il mondo del tennis si sta godendo la definitiva esplosione di Jannik Sinner e la rivalità internazionale tra l’altoatesino, il fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz ed il grande “vecchio” Nole Djokovic. Non c’è dubbio che Sinner e Alcaraz possano regalare grandi momenti di tennis e che lotteranno nei prossimi anni per contendersi lo scettro, così come sono pochi i dubbi sul fatto che finché il fisico reggerà anche “Djoker” proverà a mettere loro i bastoni tra le ruote.
Al di là dei tre protagonisti annunciati, il 2025 potrebbe riservare delle sorprese e accogliere la crescita definitiva di alcuni talenti che hanno già dimostrato di poter competere in singoli incontri con i primi tre tennisti al mondo ma che non hanno ancora trovato la continuità necessaria a lottare per le prime posizioni nel ranking mondiale.
Tra i talenti dall’enorme potenziale c’è anche il nostro Lorenzo Musetti, tennista toscano classe 2002 che ha fatto il proprio debutto sul circuito internazionale un anno dopo l’attuale numero uno al mondo e che ha dei colpi tecnicamente addirittura superiori a quelli del connazionale che nel 2024 ha cannibalizzato il tornei più importanti.
Gli addetti ai lavori sono certi che se Musetti riuscirà a trovare continuità di rendimento e migliorerà sulle superfici a lui meno congeniali – quelle più veloci come i campi indoor e in cemento – potrà entrare a far parte della top ten (attualmente occupa il 17° posto della classifica mondiale) e addirittura lottare ad armi pari con i più forti.
Una possibilità a cui crede fermamente anche Lorenzo Musetti. Il tennista di Carrara ha recentemente rilasciato un’intervista ad Eurosport nella quale ha fatto un punto sulla sua stagione ed ha parlato di quelli che sono i suoi obiettivi e sogni per il futuro. Riguardo all’annata che sta volgendo al termine il numero 2 del tennis nostrano si è detto nel complesso soddisfatto: “In termini di numeri e tennis espresso è stata la miglior stagione della mia giovane carriera. Per un po’ di mesi sento di aver giocato da Top 10”.
Lorenzo spiega che in alcuni momenti della stagione il suo rendimento è stato condizionato da alcuni suoi lati caratteriali e che sta lavorando proprio per limare quelle insicurezze e debolezze che gli stanno tarpando le ali. Musetti sente di essere al livello dei primi dieci al mondo, consapevole del fatto che – Medvedev a parte – in carriera è già riuscito a battere almeno una volta chiunque gli sta davanti in classifica.
Ciò che gli manca, dunque, è la continuità, aspetto che necessita di lavoro sia a livello fisico che – come spiegato prima – mentale. Quando gli viene chiesto se crede dunque nella possibilità di raggiungere un giorno la prima posizione in classifica, Lorenzo non si nasconde: “Se a 22 anni le dicessi che diventare numero 1 del mondo non è più un mio obiettivo, probabilmente dovrei smettere di giocare a tennis. Davanti a me ci sono solo 16 giocatori; poi è ovvio che sia più facile a dirsi che a farsi. Però i presupposti per poter aspirare a diventare numero 1 ci sono, quindi è assolutamente un obiettivo della mia carriera”.
Delle buone prestazioni tra qualche settimana in Coppa Davis e un inizio stagione incoraggiante potrebbero permettere a Lorenzo di fare quel “Click” che fa la differenza tra talento e campione, i suoi avversari sono avvisati, Sinner compreso.