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L’antico esercizio di respirazione che migliora la memoria: pochi lo conoscono

È stato scientificamente provato che un’antica forma di esercizio fisico serve a migliorare la qualità del sonno, della memoria e delle facoltà cognitive. Scopriamolo!

La pratica dello yoga è ormai consolidata come un ottimo metodo per migliorare il controllo muscolare, il respiro e la postura fisica, oltre a fornire un benessere spirituale innegabile. Tuttavia, esiste una tecnica più specifica che si basa su uno stato di rilassamento cosciente, simile alla condizione tipica tra la veglia e il sonno, che si esegue stando fermi.

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Alcuni ricercatori dell’Armed Forces Medical College in India hanno studiato gli effetti di tale esercizio approfondendo una serie di parametri cognitivi e del sonno. I risultati e relative conclusione sono state rese note e pubblicate il 13 dicembre sulla rivista scientifica PLoS One. Scopriamo cosa è venuto fuori.

Yoga Nidra, una pratica potente per il benessere di corpo e mente

L’autrice principale della ricerca, la dottoressa Karuna Datta, ha rivelato al magazine Newsweek che la pratica dello yoga nidra è una tecnica potente se eseguita in modo efficace poiché è associata a un miglioramento del sonno e delle capacità cognitive.

Come migliorare la respirazione con lo yoga nidra – Abruzzo.cityrumors.it

Nell’esperimento per verificare gli effetti, sono stati presi in considerazione 41 volontari sani, tutti neofiti della pratica dello yoga nidra. Sono stati sottoposti a una serie di test cognitivi e analisi del sonno. Successivamente per due settimane hanno dovuto attenersi a fare l’esercizio quotidiano e a fare costante monitoraggio.

“Lo studio ha mostrato un’elaborazione cerebrale più rapida e accurata e anche un miglioramento del sonno notturno, sia in qualità che in durata” – ha confermato la dottoressa Datta.  I benefici hanno riguardato, inoltre, la qualità del sonno profondo, misurata dalla percentuale di sonno delta, noto anche come sonno a onde lente, ossia la fase deputata al ripristino e recupero corporeo.

Dal punto di vista cognitivo, tutti i soggetti partecipanti all’esperimento hanno mostrato miglioramenti nei tempi di reazione, mantenendo un’elevata precisione, dopo le due settimane di durata dello studio.

“I test specifici hanno mostrato una maggiore funzione cerebrale di astrazione, formazione di concetti, compiti di apprendimento e memoria, e ulteriori analisi ERT (Emotion Recognition Task) hanno mostrato un migliore riconoscimento degli stimoli di rabbia e paura”, ha riferito Karuna Datta.

Lo yoga nidra potrebbe essere la chiave per aiutare pazienti con lieve difficoltà di apprendimento e lieve deterioramento cognitivo ed essere efficace nella sua prevenzione, soprattutto nella popolazione più anziana.