Veneto, 41 anni, proviene da un’esperienza come secondo in A1 e tanti successi nel settore giovanile: «Voglio mettere in pratica ciò che ho imparato in questi anni. Convinto anche dalla qualità delle strutture a disposizione della società. La mia squadra dovrà lottare su tutti i palloni»
«Sì, il desiderio di affrontare una nuova sfida e di mettere in pratica quello che ho imparato in questi anni è stato molto forte e ha costituito uno dei motivi della mia scelta. Ma ha influito anche l’intesa immediata e la comunione di intenti e di idee che ho subito riscontrato con la società. In più, la Pallavolo Teatina ha una struttura che, vi posso assicurare, tante società di serie A possono solo sognare: un palazzetto a sua esclusiva disposizione, praticamernte a ogni ora del giorno, con la possibilità di giocare su due campi in parallelo e una sala pesi interna. È la condizione di partenza ideale per poter lavorare bene. Con la società abbiamo già impostato il progetto della nuova squadra: abbiamo parlato di tanti nomi, tutti validi, vedremo chi potrà arrivare. Comunque sia, io sono dell’idea che un allenatore debba modellare la squadra in base al materiale umano che ha a disposizione e alle qualità delle sue giocatrici. Non parlerò quindi di come vorrei che la mia squadra giocasse, o di schemi. Una cosa però è certa ed è figlia di ciò che ho imparato nella mia carriera: per i successi di una squadra tutto parte dalla difesa, dalla volontà di combattere tutti insieme su ogni pallone, come un gruppo unito. Questa dovrà essere la caratteristica principale della mia squadra: voler lottare su tutti i palloni».