Che colpo fantastico quello ufficializzato da Aurelio De Laurentiis: Kevin De Bruyne è del Napoli. E finora le concorrenti in Serie A stanno a guardare, e devono vendere.
Napoli-Kevin De Bruyne, è ufficiale! Si parlava da circa un mese di questo colpo sensazionale, che ha visto ora il belga firmare per il club azzurro. Il contratto che lega il quasi 34enne ex fantasista del Manchester City, da cui si svincolerà ufficialmente il 30 giugno prossimo, ha una durata di due anni. Ed Aurelio De Laurentiis ha ceduto alle richieste di Antonio Conte riguardo alla necessità di rendere il Napoli più forte. Bisogna farlo per rinforzare allo stesso tempo anche l’apparato economico della società campione d’Italia in carica.

Mai De Laurentiis era stato così accondiscendente con un suo allenatore, ma i conti del club partenopeo sono sani. E probabilmente si può parlare di vittoria dei due scudetti – 2022/2023 e 2024/2025 come delle uniche due compiute da un club italiano che ha davvero il bilancio a posto, in attivo e senza mai correre il rischio di indebitarsi. Il fatto poi che De Bruyne sia stato ufficializzato a tre settimane dalla fine del campionato, appena a metà giugno, e non nelle ultimissime ore del mercato ad agosto, è la dimostrazione di come il calciatore abbia percepito come in Italia oggi non c’è posto migliore per sposare un progetto sportivo.
Napoli-De Bruyne, un colpo che cambia la geografia calcistica in Serie A
Oggettivamente, i tifosi delle squadre rivali sono invitati a riflettere su alcuni dati. Il primo colpaccio 2025/2026 è proprio del Napoli, mentre altre società sono impegnate nella scelta di un nuovo allenatore, nel dover far ripartire un nuovo percorso tecnico e/o nel dovere rinnovare il proprio apparato dirigenziale. In questo novero ci sono anche Inter e Juventus, con i nerazzurri che hanno chiuso il ciclo targato Simone Inzaghi per compiere un mezzo azzardo con Cristian Chivu.

La Juve ha mandato via Giuntoli e perso tempo nel cercare un nuovo mister. Alla fine però è rimasto Igor Tudor, un po’ giocoforza. Ed ora c’è il Mondiale per Club da giocare, che almeno nelle sue prime fasi sarà senza dubbio più un fastidio che altro, una difficoltà ulteriore nel dover programmare la prossima stagione. Gli interisti si sono lamentati sempre, nell’ultima stagione, del fatto di avere giocato più di sessanta partite. Si preparino, perché nell’annata 2025/2026 saranno ancora di più. E sarà vitale ringiovanire una rosa dall’età media molto alta.
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E mentre il Napoli ha già compiuto una impennata considerevole in ambito tecnico con De Bruyne, la Juve non sa se terrà alcuni suoi big come Nico Gonzalez e Vlahovic. Ma a conti fatti, la rosa bianconera è senz’altro non la migliore degli ultimi venticinque anni, basta fare qualche confronto. E poi c’è il Milan, che ha appena venduto Reijnders al Manchester City per fare cassa e che si prepara a cedere pure Theo Hernandez in scadenza contrattuale e Mike Maignan, che sembra avere rotto col club rossonero. Senza dimenticare Rafa Leao che pure non sembra così sicuro di restare.
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Oggi non c’è posto calcistico migliore di Napoli, in Italia
Lo stesso Leao è stato accostato – indovinate a chi? – al Napoli. Che pure sembra potere concludere a giorni con i rossoneri il passaggio di Yunus Musah in azzurro. Anche l’Inter molto probabilmente venderà. C’è un debito da 400 milioni di euro che è necessario rifinanziare. Il primo della lista che forse saluterà è Hakan Calhanoglu, cercato dalle solite, ricchissime squadre dell’Arabia Saudita ed anche dal Galatasaray. Come suo sostituto i nerazzurri sembrano avere individuato in Nicolò Rovella della Lazio il profilo ideale.

I piani alti del calcio italiano comunque vedono presenti anche la Roma, la Lazio, l’Atalanta e pure la Fiorentina. Tutte quante però con allenatori nuovi e con progetti da ricominciare daccapo, con sempre delle incognite da dover considerare. Mentre il Napoli è già lanciato: gli azzurri sono riusciti a vincere al loro anno zero, ma quanto è facile farlo?
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Quanto è facile se non hai un allenatore come Antonio Conte, un direttore sportivo come Giovanni Manna che prende il miglior assistman al mondo degli ultimi dieci anni, al pari di Messi.
Ed un presidente come Aurelio De Laurentiis, che sa il fatto suo e che, dalle macerie di una annata sciagurata come quella del 2023/2024, è riuscito a fare tesoro degli errori ed a tornare ad essere vincente.





