Gianfranco Semproni risarcito dopo 15 anni di battaglia legale

Il noto opinionista sportivo pescarese, Gianfranco Semproni, ha ottenuto un risarcimento dopo 15 anni di battaglia legale riguardo un’automobile acquistata e risultata, poco dopo, difettosa.

Una vera e propria diatriba legale, che si è protratta per ben 15 anni e che finalmente, negli ultimi giorni del 2023, trova una conclusione. Si parla di Gianfranco Semproni, il noto opinionista pescarese che, coi suoi modi estremamente diretti e schietti, era diventato un’icona prima della sua Pescara e poi dell’intero popolo del web, tra pareri e opinioni che vanno dal calcio alla politica.

Giustizia è fatta per Gianfranco Semproni
Giustizia è fatta per Gianfranco Semproni abruzzo.cityrumors.it

La battaglia legale a cui si fa riferimento, è quella intentata da Gianfranco Semproni ai danni di una nota concessionaria automobilistica. Secondo quanto si sente dalle parole di Semproni, in un video diventato ormai virale sul web, la concessionaria avrebbe venduto al noto opinionista un’automobile, rivelatasi difettosa dopo pochi giorni di regolare utilizzo. La questione si è protratta per 15 anni ma, finalmente, si è giunti a una conclusione.

La pronuncia della Suprema Corte

Con estrema rabbia e livore, il noto opinionista pescarese Gianfranco Semproni, ben 15 anni fa nel corso della trasmissione “A Muso Duro”, in cui era ospite fisso, avrebbe espresso delle accuse feroci, raccontando l’episodio incriminato: ritrovatosi ad acquistare un’automobile presso un concessionario, Semproni si sarebbe sentito preso in giro dato che l’auto, dopo pochi giorni, risultò estremamente difettosa. 

La sentenza definitiva della Suprema Corte
La sentenza definitiva della Suprema Corte abruzzo.cityrumors.it

Come riferito dallo stesso Gianfranco Semproni in diretta TV, durante quella puntata di “A Muso Duro” consegnata all’imperitura memoria del web, dopo pochi giorni dall’immatricolazione della nuova automobile, questa avrebbe iniziato presentare seri problemi al motorino di avviamento, con l’aggiunta di difetti nella fase di accelerazione e conseguente perdita di potenza.

Semproni però, non si limitò a lanciare invettive in televisione ma decise di proseguire per vie legali, assistito dagli avvocati Antonio Di Monte e Matteo Marcheggiani, citando in giudizio sia il concessionario che la casa di produzione dell’automobile acquistata, ottenendo pareri positivi nei primi due gradi di giudizio. La sentenza della Corte d’Appello venne impugnata dagli accusati, davanti alla Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite.

Secondo gli accusati, Semproni non avrebbe avuto diritto ad alcun risarcimento, in quanto avrebbe segnalato i vizi nei tempi prescritti dalla legge. Nella giornata del 30 novembre 2023, arriva la sentenza definitiva della Suprema Corte, che conferma le sentenze dei primi due gradi di giudizio stabilendo che la concessionaria dovrà restituire a Semproni l’intero prezzo di acquisto della vettura. Sono stati riportati degli atti, considerati idonei a interrompere il termine di prescrizione annuale.

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