Alba Adriatica: Verissimo, Dolegowskj, Di Serafino (26’st Branno), Censori (35’st Di Quirico), Fabrizi (35’st Giovannone), Picone, Di Stefano, Pincelli (26’st Neri), Torre (39’st Marini), Passamonti, Ikramellah. A disp. Barduagni, Selmanaj, Giri, Iachini. All. De Amicis
Arbitro: Rodighiero di Vicenza (Bruno – Cocco)
Reti: 9pt Barlafante, 44’pt e 32’st Cissè
Note. Angoli 5-5. Ammoniti: Di Giuseppe, Maffione (G), Branno, Neri (A). recuperi: 0, 5’
Corre il giovane Giulianova e lo fa con una prestazione di assoluto livello sul piano del ritmo, dell’intensità e anche della qualità delle giocate. Arranca ancora, invece, l’Alba Adriatica che fatica, e non poco, nel contenere gli avversari e che nel momento in cui i ritmi scendono non riesce, se non di rado, a dare profondità alla propria manovra offensiva. E l’epilogo del derby del Castrum appare dall’esito scontato dopo la visione di un match nel quale le due squadre viaggiano a velocità diverse. Bastano pochi giri di lancette, infatti, per capire che tipo di sfida andrà in scena.
La squadra di Cerasi inizia da subito a proporre il proprio dettato tattico e sfiora il vantaggio al settimo: sulla conclusione di Moscianese c’è il tocco di Giglio con palla che centra il palo: sarà il primo dei sei legni timbrati dai giallorossi nella contesa. Il vantaggio del Giulianova arriva poco dopo: Giglio verticalizza per Barlafante che vola via nello spazio e supera Verissimo in uscita. L’Alba prova a reagire un minuto dopo, al 10’, ma l’azione di Di Stefano, con la palla che finisce in rete, era viziata dalla sfera uscita sul fondo. Nella prima frazione il pubblico, numeroso, del Castrum, assiste ad una sorta di monologo. Minuto 17’: punizione di Di Paolo, Censori devia di testa, palla sul palo. Altro legno giuliese al 19’: sull’angolo dalla destra, Rinaldi al volo centra il montante, poi Cissè calcia alto da buona posizione. L’Alba Adriatica che prova, almeno sul piano dell’impegno, a rendere la pariglia agli avversari costruisce una limpida palla gol al 39’: Ikramellah affonda a destra e poi rifinisce per Torre: sulla girata sottomisura Boccanera è reattivo. Prima del riposo il Giulianova confeziona il raddoppio. L’azione si sviluppa sulla corsia di destra, sulla battuta di Traini il portiere ospite compie un mezzo miracolo, ma non può nulla sul tap-in di Cissè.
Al rientro in campo la squadra di De Amicis tenta di alzare il proprio baricentro, senza però tanto costrutto, mentre negli spazi i giallorossi danno sempre la sensazione di fare male. Al 10’ altro legno del Giulianova con la battuta di La Barba dalla distanza che scheggia la traversa. L’Alba Adriatica si affida a qualche episodio per rientrare in partita, ma il tentativo di Fabrizi (al 20’) non va a buon fine. Continua invece ad essere pericolosa la squadra di casa: alla mezzora Persiani, da poco in campo, di testa colpisce la parte bassa del palo. Il tris è nell’aria e arriva al 32’: la pressione sui portatori di palla consente a Cissè di presentarsi solo davanti a Verissimo per il 3-0. Quinto centro in stagione per l’attaccante di casa. Partita chiusa, anche sul piano numerico e la girandola di sostituzioni non muta la scenario.
Prima del gong c’è spazio ancora per il tentativo di Giglio, classe 2004 ma lucidità da veterano, che colpisce un’altra traversa. E’ l’ultima emozione della sfida. Il Giulianova respira aria di alta classifica, mentre per l’Alba la strada da percorrere è ancora tanta.