Chieti. Quando il Settore Agonistico della FIP ha varato il calendario della Serie B “Old Wild West” quest’estate, molti nostri sostenitori hanno cerchiato sul proprio calendario il 21 ottobre, una data apparentemente comune ma nella quale, in realtà, si disputerà una partita dal sapore speciale per il territorio: il derby tra l’Europa Ovini Chieti e l’Unibasket Amatori Pescara dell’ex Stefano Rajola, al secondo anno sulla panchina degli adriatici. Sarà una festa dello sport e del basket abruzzese. Le due compagini arrivano a questo momento in modo diverso ma un derby ha sempre una storia a sé, motivo per il quale il PalaTricalle dovrà essere il sesto uomo in campo ancor più della gara con Campetto Basket Ancona.
L’Unibasket, dopo la rivoluzione societaria dei mesi scorsi che ha portato alla sinergia con altre realtà cestistiche del territorio, ha espresso subito l’obiettivo di militare nella zona alta della classifica attraverso l’allestimento di un roster molto competitivo. In primis con la conferma dell’asse play-pivot Caverni-Capitanelli che ha fatto bene lo scorso anno: il play marchigiano Michele Caverni, classe 1996, ha iniziato questa stagione bene, disputando 28.5 minuti di media nei quali ha confezionato 8 assist per i compagni e punito le difese avversarie con percentuali da capogiro dall’arco (88%, 8/9). Andrea Capitanelli, invece, al quarto anno con la casacca biancorossa e neo capitano dell’Amatori, è un temibile pivot per il suo senso della posizione e per il gancio cielo mancino, vera specialità della casa, oltre che per la propensione ad una difesa arcigna come dimostrano i dati dello scorso anno, chiuso con il primo posto nella classifica delle stoppate. Con loro è stato rinnovato anche il “nostro” concittadino Ennio Leonzio, perno fondamentale di coach Rajola per la sua imprevedibilità in attacco, tanto dall’arco quanto, soprattutto, nell’uno contro uno. Il quintetto sarà chiuso da Alessandro Potì, guardia/ala classe 1991, con un pedegree in Serie B di tutto rispetto: l’esterno pescarese, best scorer nel match con Teramo Basket 1960 (17 punti), al momento è il miglior realizzatore per gli ospiti fin qui, quindi pericolo concreto specie dalla linea dei 6,75. Lo spot di “4” sarà di appannaggio di Alberto Serafini, ex Campli e subito entrato ottimamente nei meccanismi di coach Rajola, facendo della sua grinta la sua vera forza, specie a rimbalzo ma anche in attacco, come può confermare la malcapitata Nardò. Con lui si alternerà, uscendo dalla panchina, Marko Micevic, scuola Olimpia Milano, tassello di spessore del gruppo con importanti esperienze alle spalle prima dello stop dello scorso anno che lo ha tenuto lontano dai campi. Il pacchetto senior è completato da Gianluca Carpanzano, factotum tra gli esterni della squadra, il quale si alternerà nel ruolo di play e di guardia a seconda delle circostanze insieme anche all’under Luca D’Eustachio. Chiudono il roster Leonardo Del Sole, centro classe 2000 ma dalla classe cristallina sotto le plance, Federico Toro e Francesco Di Donato, prodotti del vivaio pescarese, oltre all’ex teatino Michael Facciolà.