E’ questo il buon risultato dell’incontro promosso dal sindaco Scordella e dall’assessore allo Sport Di Censo al quale hanno partecipato il presidente della Pescara Calcio Daniele Sebastiani e i presidenti Antonio Del Vecchio dell’ASD Silvi Calcio e Vito Partipilo della Castrum 2010.
Era stato Antonio Del Vecchio, nei giorni scorsi, a chiedere l’intervento dell’amministrazione comunale per trovare una soluzione, anche provvisoria, alla impossibilità di garantire la presenza dei tifosi nel campo federale dove non c’è ancora la tribuna.
“Il problema – ha detto l’assessore allo Sport Andrea Di Censo – è venuto fuori perché c’è una sorta di peccato originale commesso da chi progettò e realizzò diversi anni fa il campo, che venne chiamato “anti stadio”, collocandolo a ridosso della ferrovia senza lasciare lo spazio minimo di distanza dalla strada ferrata che consentisse la realizzazione di una tribuna per ospitare i tifosi. Lo spazio sufficiente non c’è neppure nel lato est del campo dove si trova un’area di proprietà privata. Per queste ragioni la Pescara Calcio, che per convenzione deve realizzare la tribuna, non ha potuto rispettare l’impegno assunto. Considerato che RFI non concederà mai il suo nulla osta, l’amministrazione si sta muovendo con il privato per risolvere definitivamente la questione”.
“Sono soddisfatto per l’esito di questo incontro – ha dichiarato il sindaco Scordella – e ringrazio tutti i partecipanti per la sensibilità e la disponibilità dimostrata. L’ASD Silvi Calcio ha ottenuto quello che aveva chiesto per iniziare con regolarità il suo campionato. Alla Castrum 2010, che poneva, ancora una volta, il problema dell’urgenza di dare la possibilità ai suoi tifosi e ai genitori dei ragazzi delle giovanili di assistere alle performances dei loro figli, abbiamo assicurato che cercheremo di stringere i tempi delle trattative con il proprietario del terreno confinante ad est con il campo per consentire alla Pescara Calcio di realizzare la tribuna. Al presidente Sebastiani va dato atto della disponibilità a venirci incontro in questo particolare frangente consentendoci di superare un’impasse che sembrava insormontabile”.