Grande attesa per l’ultima gara di MotoGP che decreterà il vincitore del Mondiale. L’ammissione di Bagnaia è davvero eloquente
Per la terza edizione consecutiva il Mondiale di MotoGP sarà assegnato nell’ultimo weekend di gara. Al momento, c’è incertezza su dove si disputerà l’epilogo della stagione. L’alluvione devastante che ha causato morti e distruzione a Valencia ha causato il rinvio di Gara Sprint e GP previsti tra il 13 e il novembre. La Dorna comunicherà la nuova scelta a breve con Barcellona e Jerez candidate a subentrare per il duello conclusivo tra Bagnaia e Martin.
Bagnaia è ormai un veterano dei finali di stagione al fotofinish. Nei precedenti due del 2022 e del 2023 è stato proprio lui a trionfare, prima contro Quartararo poi con Martin, ora vicino a prendersi l’attesa rivincita dopo la delusione di un anno fa. Con un guizzo da campione qual è, Bagnaia ha vinto il GP della Malesia, garantendosi almeno la possibilità di continuare a inseguire il primo posto nel weekend finale, prospettiva che sembrava preclusa dopo la caduta nella Sprint di Sepang.
Serve comunque un’autentica impresa al pilota della Ducati per vincere ancora. Con 24 punti di vantaggio, Martin non è obbligato a vincere e, anche con due piazzamenti fuori dal podio e altrettanti primi posti di Bagnaia, conquisterebbe il suo primo Mondiale.
La conferma ulteriore che siamo stati di nuovo al cospetto di una lotta serrata tra Bagnaia e Martin è il dato sulle vittorie dell’alfiere Ducati. Pensate che Pecco è secondo nella classifica iridata nonostante il dato eccezionale di ben 10 vittorie ottenute sui GP della domenica. Un’impresa riuscita solo a grandissimi campioni come Rossi, Stoner, Marquez, Agostini e Doohan.
A condannare Bagnaia al possibile secondo posto nella classifica finale è stato il rendimento nelle Gare Sprint, autentico terreno di caccia per Martin con ben 7 primi posti nel 2024.
“Firmerei subito per cancellare le Sprint nel 2025 ma anche quelle di quest’anno -ha ironizzato (ma non troppo) Bagnaia nell’intervista concessa a Sky Sport – pensate che i punti che avrei di vantaggio su Martin senza Sprint sono 24, gli stessi che ha lui adesso su di me.” Pecco ha comunque ribadito che con i se e con i ma non si va da nessuna parte e che bisogna accettare la realtà dei fatti come le tre cadute stagionali le quali, a conti fatti, hanno permesso a Martin di allungare.
Martin che è vicino a un’impresa memorabile con il Team Pramac. Mai, infatti, una scuderia cliente (in questo caso della Ducati) ha mai vinto un Mondiale di MotoGP, sempre appannaggio finora dei team factory. Per lo spagnolo, un possibile grandioso addio prima del suo passaggio, già ufficializzato in estate, all’Aprilia.